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talvolta sovrapposti, ma mentre il primo si riferisce agli strumenti e ai<br />
codici della comunicazione, il secondo riguarda la sfera più complessa<br />
della organizzazione dell'informazione.<br />
Con multimedialità, dunque, ci si riferisce alla possibilità di utilizzare<br />
contemporaneamente, in uno stesso messaggio, più linguaggi o codici. 23 Da<br />
questo punto di vista, possiamo dire che una certa dose di multimedialità è<br />
intrinseca in tutte le forme di comunicazione che l'uomo ha sviluppato e<br />
utilizzato, a partire dalla complessa interazione tra parola e gesto, fino alla<br />
invenzione della scrittura, dove il linguaggio verbale si fonde con l'iconicità<br />
del linguaggio scritto, e a tecnologie comunicative più recenti come il<br />
cinema o la televisione. Nondimeno l'informatica, riducendo linguaggi<br />
diversi ad un unico codice binario (cioè costituito da una serie di 0 e di 1),<br />
permette un livello di integrazione fra codici diversi totalmente nuovo:<br />
tradizionalmente, i supporti utilizzati per i testi scritti erano diversi, nelle<br />
tecnologie impiegate e nei modi di fruizione, dai supporti utilizzati per<br />
suoni, da alcuni di quelli usati per le immagini o per i filmati. “La<br />
convergenza al digitale rende possibile una integrazione strettissima e<br />
totalmente inedita fra codici e linguaggi che eravamo abituati a considerare<br />
lontani. E per questa via rende possibile forme di comunicazione nuove, le<br />
cui caratteristiche e potenzialità stiamo appena iniziando ad esplorare.” 24<br />
La definizione di ipertesto, invece, richiederebbe una trattazione più<br />
estesa. Se ci si occupan un po’ di questo argomento, ci si imbatte<br />
inevitabilmente nei nomi di Barthes, Derrida e Genette, in rifeirmento<br />
soprattutto alla critica postmoderna. Argomento di questo lavoro è, però, la<br />
traduzine dei testi elettronici in rete ed è <strong>qui</strong>ndi necessario prendere come<br />
23<br />
Il concetto di multimedialità è più problematico di quanto non appaia <strong>qui</strong>. Il termine a rigore<br />
dovrebbe indicare la molteplicità dei supporti fisici (medium) del messaggio. In realtà, però, si è<br />
soliti riferirsi piuttosto al intreccio di più codici espressivi. In questo senso sarebbe più<br />
opportuno, come suggerisce Gino Roncaglia, parlare di “multicodicalita”.<br />
24<br />
Fabio Ciotti, Gino Roncaglia, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Laterza, Roma-<br />
Bari, 2000, pp 28-29.<br />
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