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Strutturazione del testo<br />
Si è accennato alla differenza della modalità di lettura degli ipertesti<br />
elettronici rispetto ai media tradizionali. I testi per il Web sono fruiti<br />
mediante appositi strumenti hardware e software che vincolano e<br />
condizionano il lettore. È abbastanza intuitivo che la lettura di un testo<br />
digitale sia più faticosa di quella di un testo su carta. Innanzitutto si è<br />
obbligati ad assumere una posizione seduta (davanti al computer) e a<br />
mantenerla, inoltre è anche più impegnativa per via delle caratteristiche<br />
spesso non ottimali degli strumenti di visualizzazione (schede grafiche e<br />
monitor).<br />
Il collegamento Internet costa e, mentre si è collegati, ogni minuto<br />
incide sulla bolletta telefonica. Ogni collegamento dunque è anche, forse<br />
inconsciamente, una corsa contro il tempo, cercando di massimizzare la<br />
raccolta di informazioni in rapporto al tempo impiegato per ottenerle.<br />
È importante, <strong>qui</strong>ndi, fornire al lettore un’evidente strutturazione<br />
logica al testo. “Uno dei caratteri che meglio distinguono, in linea generale,<br />
la scrittura dei testi per il Web è la maggiore esplicitezza strutturale: i testi<br />
di una certa estensione sono fittamente segmentati su più livelli”. 51 È<br />
necessario dividere i blocchi di testo troppo estesi con interruzioni di riga,<br />
facendo coincidere le unità formali con le unità di contenuto. Il vuoto e lo<br />
spazio bianco ac<strong>qui</strong>stano la loro importanza: indirizzano e fanno fermare lo<br />
sguardo. In questo si possono mettere a frutto le possibilità offerte dal<br />
codice HTML di distinguere tra accapo semplice (con il marcatore ) e<br />
accapo con interlinea (con il marcatore ), regolando così finemente lo<br />
spazio che separa un segmento dall’altro.<br />
Inoltre è bene disseminare la pagina di segnali che dicano<br />
immediatamente di cosa si parla e che rendano subito chiaro il contenuto<br />
51<br />
Massimo Prada, “Lingua e Web”, in La lingua italiana e i mass media, a cura di I. Bonomi,<br />
A. Masini e S. Morgana, Carocci, Roma, 2004, p. 261.<br />
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