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all’abbreviazione del messaggio stesso. La difficoltà sta nel fatto che la<br />
traduzione deve rispondere sia a criteri di concisione, come è stato detto,<br />
sia a quelli chiarezza, e i due possono facilmente entrare in conflitto.<br />
Un ulteriore problema è costituito dalla mancanza di<br />
standardizzazione terminologica in italiano. I stessi concetti possono essere<br />
espressi con termini differenti, dando luogo ad ambiguità semantiche e<br />
creando non pochi disagi per i traduttori. “Nell’informatica la mancanza di<br />
standardizzazione è dovuta al modo rapido e disordinato con cui il settore si<br />
è sviluppato, a una resistenza generalizzata alla prescrizione linguistica e,<br />
crucialmente, a una diffusa mancanza di interesse per i problemi di natura<br />
linguistica.” 49 La conseguenza di questo disinteresse è stata l’instaurarsi di<br />
una prassi secondo la quale l’azienda che riesce a prevalere in un<br />
determinato settore dell’informatica finisce anche con l’imporre la propria<br />
terminologia.<br />
Per esempio capita spesso di incontrare all’interno dei siti la seguente<br />
frase: “Add this site to the bookmarks”. Il termine “bookmark” indica uno<br />
strumento del browser per organizzare e visualizzare rapidamente le pagine<br />
web a cui si accede di frequente. A seconda dei casi è tradotto con<br />
“segnalibro”, “preferiti” oppure ricorrendo ad un prestito integrale. Al fine<br />
di agevolare la comprensione da parte degli utenti il traduttore deve tendere<br />
ad usare il termine italiano più usuale. Il termine “preferiti”, essendo la<br />
parola usata nel browser della Microsoft, gode della maggiore diffusione.<br />
Per tanto la traduzione migliore sembra essere “Aggiungi questo sito ai<br />
preferiti”.<br />
D’altro canto però il traduttore è anche responsabile della qualità dei<br />
testi che produce e non sempre la terminologia comunemente adottata è<br />
quella migliore. Quando non esiste il rischio di risultare poco chiaro o di<br />
essere frainteso è possibile ricorrere anche a delle traduzioni più originali,<br />
49 Federica Scarpa, La traduzione specializzata, Hoepli, Milano, 2001, p. 51.<br />
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