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lingua scritta che imita le movenze della parlato come le interiezioni e<br />

alcuni segnali discorsivi. 55 Questi ultimi, come nel parlato, hanno la<br />

funzione di contrassegnare l’inizio del discorso (allora, dunque...),<br />

esplicitare l’atteggiamento del parlante verso ciò viene detto (da un certo<br />

punto di vista, in qualche modo...), o concludere il discorso (bene...<br />

arrivederci a domani). L’uso dei segnali discorsivi, a scapito, magari, della<br />

finitezza formale, propria dei testi scritti tradizionali, è giustificato dal fatto<br />

che non si può contare sulla prolungata attenzione del destinatario.<br />

Va sottolineato, però, che non tutti gli ipertesti telematici mostrano i<br />

segni di una spiccata commistione tra elementi tipici dell’oralità e della<br />

scrittura. I testi giornalistici sul Web, per esempio, si mantengono ad un<br />

livello di formalità medio e manifestano caratteristiche più prossime a<br />

quelle tipiche dei testi tradizionali. La rilassatezza formale e la presenza di<br />

tratti propri della collo<strong>qui</strong>alità e dell’oralità si fanno più marcati in alcune<br />

pagine personali, nei siti che si rivolgono a gruppi ristretti di persone, o<br />

quelli che si rifanno a filoni culturali più o meno marcatamente trash.<br />

Nella traduzione dall’inglese all’italiano si presenta il problema<br />

dell’uso dei deittici personali, che puntano direttamente alle figure degli<br />

attori della comunicazione (mittente e destinatario: pronomi e verbi di<br />

prima e seconda persona), in particolare il pronome personale “you” che<br />

può essere tradotto con “tu”, “voi” o “lei”.<br />

La scelta del “tu” è adeguata per siti in cui gli utenti costituiscono una<br />

sorta di comunità di esperti o di appassionati di una stessa materia o di un<br />

dato argomento. I portali musicali, o i siti dedicati a programmatori, web<br />

designer, appassionati di calcio, ecc. sono il luogo adatto per rivolgersi agli<br />

utenti in modo informale e diretto.<br />

Nel sito del giocatore di calcio Alessandro Nesta<br />

55<br />

Il Serianni ci avverte del fatto che la terminologia per descrivere questi stessi elementi non è<br />

uniforme. Altri termini in uso sono “connettivi pragmatici”, “riempitivi” o “elementi di<br />

articolazione”. Si è scelto il termine “segnali discorsivi” seguendo proprio l’uso del Serianni.<br />

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