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ALIMENTI<br />
di Vincenzo D’Antonio<br />
Souvlaki<br />
Lo street food ha radici nell’antichità.<br />
E non a caso la cultura<br />
del cibo di strada nasce in<br />
quella culla della civiltà che è il nostro<br />
Mediterraneo, precisamente ad Alessandria<br />
d’Egitto. Poi, le contaminazioni<br />
virtuose che hanno sostanziato nei<br />
millenni le correnti migratorie, hanno<br />
portato lo street food un po’ ovunque<br />
nell’area mediterranea.<br />
Attualizzando, potremmo individuare<br />
la connotazione specifica dello<br />
street food nella preparazione e vendita<br />
lungo la strada di alimenti pronti<br />
per il consumo. Nel viaggiare, lo street<br />
food, quello “vero”, rappresenta un<br />
primo approccio per immergersi negli<br />
usi e costumi, nella cultura materiale<br />
diremmo, del Paese che si sta visitando.<br />
E ciò sia per i sapori intensi che<br />
abbracciano le nostre percezioni sensoriali,<br />
sia per lo schietto approccio dei<br />
cucinieri venditori che irrorano valori<br />
culturali, identitari ed etnici.<br />
La fiamma viva, l’olio bollente, il<br />
forno arroventato, lo spiedo sfrigolante:<br />
lo street food che si sostanzia e<br />
si celebra, il Mediterraneo che contempla<br />
e tutto vivifica. Informalità nel<br />
servizio, rapidità, prezzo basso, sono le<br />
tre caratteristiche che rendono lo street<br />
food una delle modalità di consumo<br />
più apprezzate in tutto il mondo, arrivando<br />
a contare ben circa 3 miliardi di<br />
consumatori al giorno. Una piacevole<br />
consuetudine per tanti, soprattutto in<br />
estate. In accezione estesa, ferme restando<br />
e anzi ulteriormente ribadendo<br />
le tre suddette caratteristiche, si può<br />
intendere street food anche quello erogato<br />
da postazioni fisse e non soltanto<br />
da food truck e gazebo.<br />
Prima di guardare in casa nostra,<br />
effettuiamo una breve panoramica<br />
dello street food degli altri Paesi dell’area<br />
mediterranea: scopriremo affinità<br />
ancor più che differenze, a riprova che<br />
il Mediterraneo unisce e non divide.<br />
Dalla Francia, le crêpes<br />
Le crêpes francesi sono delle crespelle<br />
che si prestano per essere farcite<br />
con condimenti sia dolci che salati e<br />
si differenziano in “lisce”, servite con<br />
una spolverata di zucchero solamente,<br />
o salate alla bretone fatte con grano<br />
saraceno. La più famosa, imperdibile<br />
per chi ne diviene ghiotto, è la crêpe<br />
suzette flambée, bagnata con liquore<br />
all’arancia.<br />
Dai Paesi della Penisola<br />
Balcanica, i cevapcici<br />
I cevapcici sono un tipico street food<br />
della cucina dei Paesi della penisola<br />
balcanica. Si presentano come polpettine<br />
di carne di manzo o agnello dalla<br />
forma cilindrica; ci sono anche versioni<br />
la cui forma è più sferica.<br />
Da Turchia<br />
e Albania, il burek<br />
Il burek è una torta ripiena solitamente<br />
di carne, formaggio o mele. È lo street<br />
food che si offre all’ospite ed è sconveniente<br />
non accettare.<br />
Dalla Grecia il souvlaki<br />
Souvlaki è lo spiedino tradizionale dello<br />
street food greco: si tratta di spiedini<br />
di carne marinati in un’emulsione di<br />
olio, succo di limone e aromi. La cottura<br />
avviene su griglia.<br />
Dalla Spagna,<br />
il boccadillo<br />
Il boccadillo, a ragione è considerato il re<br />
dello street food iberico, è uno squisito<br />
panino croccante ripieno “a piacere”,<br />
Bocadillos de calamares<br />
LUGLIO / AGOSTO <strong>2020</strong> · ITALIA A TAVOLA<br />
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