You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
CUOCHI<br />
e quella privata mi ha dato inoltre l’opportunità di far<br />
appassionare a questo mondo il mio figlio maggiore,<br />
il quale sta intraprendendo una carriera brillante e luminosa<br />
dopo aver lavorato in brigate molto importanti<br />
anche all’estero.<br />
A proposito di soddisfazioni, si può dire che nonostante<br />
le difficoltà hai avuto una vita professionale<br />
piena.<br />
Potrei parlarti dei primi due premi dell’Accademia<br />
nazionale della cucina, o della medaglia Orio Vergani.<br />
Oppure di quando sono stata citata da Umberto Eco<br />
come suo ristorante preferito, o di quella volta che Jamie<br />
Oliver ha fatto una sua importante ricerca nel nostro<br />
ristorante, come anche dell’emozione provata per<br />
partecipare al libro di Gennaro Esposito. Ma più che<br />
questi traguardi, la vera soddisfazione e gioia è stato il<br />
percorso che mi ha portato a tutto questo.<br />
Oggi hai scelto di fare la “private chef”, perché?<br />
Era una decisione nell’aria già da tempo; dopo il<br />
Covid la ristorazione è cambiata e questo permette di<br />
sviluppare nuovi tipi di interpretazioni del servizio, al<br />
passo con le esigenze dei consumatori e del mercato:<br />
questa soluzione è quella che vedo più vantaggiosa,<br />
almeno per me.<br />
Secondo te c’è la richiesta di questo tipo di servizio?<br />
Il mercato è partito, ma c’è tanto da fare oggi<br />
perché il “private” come lo intendo io non è semplicemente<br />
una figura di “cuoco a domicilio”: il consumatore<br />
è sempre più consapevole e il fulcro di una<br />
figura come questa è sempre la ricerca, che include la<br />
comprensione delle nuove esigenze del cliente e anche<br />
la sperimentazione di nuove tecniche e selezioni<br />
di prodotti.<br />
Guardando al futuro, pensi che la ristorazione<br />
si stia evolvendo?<br />
Certo! È un periodo di massima velocità evolutiva<br />
e lo si vede anche in cucina. Come stili, la cucina<br />
molecolare, il fusion e l’esotico vanno ancora forte, ma<br />
oggi la spunta ancora la tradizione: chi riesce a far incontrare<br />
le tendenze con le nostre radici è il vero interprete<br />
del momento; guarda ad esempio il tema della<br />
sandwicherie, che è una categoria che unisce richiesta<br />
di velocità, tradizione e ricerca. Come il panino e lo<br />
street food, infatti, non esiste nulla che possa unire in<br />
un unico prodotto il passato, il presente e il futuro della<br />
nostra storia gastronomica.<br />
Interessante questa tua osservazione, cosa intendi<br />
per nuove figure?<br />
Di questo non ne posso parlare al momento, quello<br />
che posso dire è che con la mia agenzia stiamo mettendo<br />
a norma una nuova figura professionale, sulla<br />
quale ci saranno anche dei master accreditati che ci<br />
permetteranno di formare le nuove generazioni di<br />
professionisti 2.0 nella ristorazione.<br />
Ti faccio un’ultima domanda, so che vivi ad Ercolano<br />
sulle pendici del Vesuvio: raccontami un po’<br />
il tuo territorio e i suoi valori enogastronomici.<br />
Per quanto riguarda il vino, quando parli del nostro<br />
territorio pensi a Lacryma Christi, Caprettone o<br />
Falanghina. Pensando invece al food, raccontiamo il<br />
territorio con i profumi e i sapori della nostra albicocca<br />
e con il pomodorino del Piennolo (neanche a dirlo<br />
due ingredienti che si sposano benissimo con nuove<br />
tecniche di sandwicherie, ndr). La caprese poi è storicamente<br />
un piatto preparato con il pomodoro cuore<br />
di bue campano, ma provarla anche con i pomodorini<br />
del Piennolo è un’esperienza!<br />
Mentre Antonella mi parla di gusti e sapori, mi<br />
viene in mente la splendida degustazione di prodotti<br />
di Lune del Vesuvio terminata poco prima dell’intervista.<br />
Ora penso che gli straordinari pomodorini e i vini<br />
autoctoni mi hanno fatto immergere ancora di più nel<br />
mondo di Antonella all’ombra del Vesuvio. La cuoca,<br />
prima di essere una grande professionista, si è rivelata<br />
una persona dalla quale imparare a mettere a frutto i<br />
propri sacrifici per seguire una passione.