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un'estate di ritorno alla villeggiatura,<br />
come quella che caratterizzò gli<br />
ultimi decenni dello scorso secolo,<br />
ovvero saremo noi italiani stanziali<br />
in una località piuttosto che viaggiatori?<br />
Molto dipende dalle risorse economiche<br />
delle famiglie e delle persone...<br />
Molto probabilmente gli italiani<br />
torneranno a scoprire l’<strong>Italia</strong> rinunciando<br />
forse ad andare all'estero<br />
Ed i ristoratori, soprattutto quelli<br />
più famosi, magari riscopriranno<br />
l'importanza della clientela di prossimità?<br />
Torneremo all'identità della<br />
trattoria di quartiere, del locale di<br />
vicinato?<br />
Si tornerà, penso, a dare sostanza<br />
al piatto, attirando comunque una<br />
clientela che cerca anche questo. Poi<br />
certamente se la gente avrà più fiducia<br />
in quella zona, come in questo momento<br />
dove vivo io qui in Basilicata, si<br />
avrà voglia di stare in un territorio che<br />
ci dà più fiducia e quindi ci potrebbe<br />
essere una riscoperta del genere.<br />
Presidente, è possibile oggi pensare<br />
ad una maggiore unità nel frazionato<br />
mondo dei cuochi?<br />
Questo lavoro è già stato fatto con<br />
#FareRete, che ha riunito tutte le associazioni<br />
di cuochi italiane così da<br />
ottenere, uniti, il maggior numero di<br />
tutele possibili durante e post quest'emergenza.<br />
La speranza di proseguire<br />
c'è, ma è un'unione nata solo dalla<br />
necessità di farsi sentire dal Governo.<br />
Nata solo per il Covid. Ci sono troppi<br />
dissapori tra le associazioni...<br />
A proposito, come vi confrontate,<br />
ad esempio, con l'Apci (Associazione<br />
cuochi professionali) che pure sono<br />
con voi in #farerete?<br />
Con Apci ci sono stati diversi scontri.<br />
L'Associazione professionale cuochi<br />
italiani, più che un'associazione<br />
secondo me è un'azienda. Penso al<br />
caso dell'Abruzzo, ne ho parlato con<br />
un mio caro amico. Lì il presidente<br />
non è stato scelto dal territorio, ma<br />
dal direttivo nazioanle. Questo non va<br />
bene, è il territorio a dover scegliere i<br />
propri rappresentanti. Inoltre penso<br />
agli webinar che si sono tenuti durante<br />
questo lockdown. Noi della Fic<br />
li facciamo gratis, e ci mancherebbe.<br />
L'Apci invece chiede ai soci un contributo<br />
per parteciparvi.<br />
E presidente, dopo il manifesto<br />
della Cucina lanciato durante il<br />
lockdown con la Fipe, proseguirà<br />
piuttosto un'azione comune fra cuochi<br />
e ristoratori?<br />
Questo sì. Ad esempio noi lunedì<br />
facciamo il manifesto per la Cucina<br />
sostenibile. Abbiamo fatto anche<br />
quello per la banchettistica. Ci sono<br />
tutte le intenzioni di proseguire con<br />
questo impegno.<br />
Presidente, l'associazione che lei<br />
presiede, la Fic, è la più importante<br />
associazione di cuochi italiana.<br />
Qual è la posizione Fic in merito alla<br />
perdurante assenza del riconoscimento<br />
della professione del cuoco?<br />
Beh se non fosse arrivata questa<br />
pandemia saremmo arrivati al culmine<br />
di un progetto che parla della certificazione<br />
delle competenze del cuoco.<br />
Attraverso questa certificazione, che<br />
sarebbe una sorta di patente di guida<br />
di una cucina, il ristorante dovrebbe<br />
garantire di avere almeno un cuoco<br />
che sia certificato. Non certificato da<br />
Fic, ma da un ente terzo.<br />
Ma questa certificazione, e lo<br />
chiedo a lei non solo in veste di presidente<br />
Fic, ma anche come docente,<br />
non dovrebbe essere il diploma da<br />
conseguire all'alberghiero?<br />
No. Il diploma non può dare ciò<br />
semplicemente perché non può bastare<br />
un esame. Serve anche esperienza<br />
sul campo ed aggiornamento<br />
CUOCHI<br />
professionale, oltre che un diploma.<br />
Quindi il diploma deve essere comunque<br />
un requisito. Un requisito<br />
necessario, sebbene non sufficiente.<br />
Ho capito bene?<br />
La scuola ha la sua importanza. Il<br />
cuoco ha bisogno anche della teoria<br />
oltre che della pratica. Deve anche<br />
studiare.<br />
Presidente, la Fic è un'associazione<br />
datoriale o è un'associazione<br />
professionale?<br />
La Fic è un’associazione di categoria,<br />
ergo è un’associazione professionale<br />
e non è nemmeno un sindacato.<br />
E come associazione di categoria,<br />
mi corregga se sbaglio, è anche<br />
l'unica associazione italiana riconosciuta<br />
da Wacs. A questo punto,<br />
con questo scenario, siete voi come<br />
Fic che rappresentate la cucina italiana<br />
all'estero?<br />
Si, l'unica. E siamo anche l’unica<br />
associazione riconosciuta giuridicamente<br />
in <strong>Italia</strong>.<br />
Però, quando si concertano tentativi<br />
di promozione della cucina<br />
italiana all'estero, con tutto quanto<br />
ciò poi impatta sul nostro agroalimentare<br />
e sul nostro turismo, spesso<br />
notiamo che si privilegiano persone<br />
famose, di impatto mediatico. Come<br />
mai?<br />
Non deve chiederlo a me, ma a<br />
chi sceglie queste persone famose.<br />
La nostra Nazionale italiana cuochi ci<br />
rappresenta in tutte le competizioni<br />
internazionali. Ad ogni modo, l’importante<br />
è che si faccia bene indipendentemente<br />
da chi ci rappresenta.<br />
Presidente, come vede l’immediato<br />
futuro?<br />
Eh, come vuole che lo veda! Mi auguro<br />
che tutto torni al più presto alla<br />
normalità. Saluto tutti i colleghi, in<br />
particolar modo coloro che purtroppo<br />
sono senza lavoro.