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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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parla di materie prime, a cui ho sempre<br />

riservato un rispetto infinito nella mia<br />

cucina, con un tocco dissacrante di<br />

Pierluigi. E proprio nel periodo più difficile<br />

per la nostra nazione, durante il<br />

Covid, quando mantenere alto il senso<br />

di nazionalismo era più importante che<br />

mai, abbiamo capito che forse questo<br />

programma meritava di essere portato<br />

ad uno stadio successivo, sulla carta.<br />

Come ha vissuto la riapertura e il<br />

periodo post lockdown?<br />

Inutile dire che sia stato e che sia ancora<br />

un momento storico unico e decisivo<br />

dal punto di vista imprenditoriale.<br />

Per quanto mi riguarda, la versione di<br />

me più altruista ha preso il sopravvento<br />

su tutto. Ho cercato di fare il possibile<br />

per salvaguardare tutti i collaboratori, e<br />

sono davvero felice e orgoglioso oggi, di<br />

poter dire che siamo riusciti a reintegrare<br />

tutti i ragazzi. Abbiamo anticipato i<br />

sussidi della cassa integrazione e abbiamo<br />

anche assunto personale nuovo.<br />

Inoltre abbiamo anche raggiunto un bel<br />

riconoscimento, siamo entrati a far parte<br />

de Le Soste, la guida che da quasi 40<br />

anni raccoglie i migliori ristoranti italiani<br />

nel nostro paese e nel resto d’Europa.<br />

Anche questo è stato un bel traguardo, e<br />

tagliarlo in un momento come questo,<br />

ci ha dato ossigeno e spinta per andare<br />

avanti con maggiore entusiasmo.<br />

Ha senso parlare di stelle Michelin<br />

quest’anno?<br />

Ho capito che ognuno ha la sua<br />

idea. Dal canto mio, posso parlare per<br />

quel che è la mia situazione attuale. Se<br />

ho deciso di riaprire, è perché sono sicuro<br />

al 100% di quello che sto facendo.<br />

Sono convinto di me, dei miei ragazzi,<br />

della mia materia prima e di quello che<br />

cucino. So che non ci sono sbavature,<br />

incertezze o punti deboli su cui posso<br />

cadere. E deve essere così. Perché la<br />

gente si aspetta questo. Quando entri in<br />

un ristorante come il mio, non accetti<br />

compromessi. Paghi per avere il massimo<br />

del servizio. È importante che il<br />

cliente ritrovi la stessa alta qualità a cui<br />

era abituato. Il rischio altrimenti è di<br />

perdere credibilità, con tutte le, prevedibili,<br />

conseguenze. Oltretutto il fatto di<br />

avere ridotto i coperti comporta fatturati<br />

inferiori rispetto alla fase pre Covid,<br />

quindi non c’è spazio per gli errori. Detto<br />

tutto questo, va da sé che non abbiamo<br />

paura dei giudizi di nessuno. È tutto<br />

Tommaso<br />

Cecca (bar<br />

manager<br />

Camparino)<br />

e Davide<br />

Oldani<br />

CUOCHI<br />

criticabile, è tutto soggettivo, come è<br />

sempre stato. Ma la nostra sicurezza sul<br />

fatto che la qualità della cucina e del<br />

servizio siano di alto livello, resta ed è<br />

forte come prima.<br />

Cosa pensa della formazione online?<br />

Non sono contrario alla formazione<br />

online, anzi, tengo anche dei webinar.<br />

Ma io resto un artigiano. Devo produrre.<br />

Devo fare. E devo usare le mani. La<br />

teoria va benissimo, il confronto anche,<br />

ma le parole devono sempre essere seguite<br />

dalla pratica.<br />

Nella sua vita persiste una forte<br />

identità milanese. Sarà così anche in<br />

futuro?<br />

La mia identità è fortemente milanese<br />

fin dalla nascita. Ho sempre portato<br />

avanti questo aspetto, e la città ha<br />

sempre ricambiato il mio affetto. Nel<br />

2008 ho ricevuto l’Ambrogino d’oro,<br />

massima onorificenza del comune di<br />

Milano, sono poi ambasciatore della<br />

Cucina italiana nel mondo e sono stato<br />

Ambassador Expo nel 2015. La mia cucina<br />

non può prescindere dalle mie origini,<br />

sarebbe impossibile per me snaturarmi<br />

o essere altro. Quindi il mio futuro<br />

sarà un’estensione evoluta del mio presente<br />

e del mio passato, sempre vicino<br />

alla tradizione milanese e alla grande<br />

cucina italiana, fatta di ricette ma anche<br />

e soprattutto di inestimabili materie<br />

prime.

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