05.08.2020 Views

Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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LOCALI<br />

di Gabriele Ancona<br />

Ha 50 anni e si è costruito<br />

una catena che conta 5 pizzerie,<br />

una ogni 10 anni di<br />

vita. Ma il ritmo del viareggino Francesco<br />

Lucchesi è, per forza di cose, molto<br />

più serrato. Come pizzaiolo ha iniziato<br />

a 20 anni nella pizzeria del papà, a Piano<br />

di Conca (Lu). Anni di esperienza e<br />

all’arte dell’impasto e della farcitura si<br />

affianca il fiuto dell’imprenditore. Vende<br />

il locale di famiglia e nel 2007 apre<br />

C’è pizza per te a Viareggio. Inizia così<br />

la sua corsa in un susseguirsi di insegne:<br />

2011 Punto pizza sul lungomare di<br />

Camaiore, 2013 C’è pizza per te 2 a Piano<br />

di Conca, 2019 La Pinseria a Camaiore<br />

e, ancora sul viale a mare, C’è pizza<br />

per te beach. In questo caso la data di<br />

inaugurazione deve far riflettere: 29<br />

maggio <strong>2020</strong>. Pieno Covid.<br />

«Ho aperto con l’<strong>Italia</strong> sigillata -<br />

racconta Francesco Lucchesi - del resto<br />

tutti i miei locali adottano la formula<br />

consegna a domicilio e<br />

asporto. E in lockdown<br />

ho sempre lavorato».<br />

Una macchina che<br />

continua a girare a pieno<br />

regime. E oggi vento<br />

in poppa con la bella<br />

stagione e la possibilità<br />

di ricollocare i tavolini<br />

per chi vuole degustare<br />

in loco. I numeri parlano<br />

chiaro. Una cinquantina<br />

di dipendenti,<br />

menu di 40 pizze a<br />

locale, 2.300 pizze a settimana per i due<br />

stagionali fronte mare e per gli altri un<br />

diluvio di 3.500 pizzette e di 1.500 tra<br />

Pizzaiolo<br />

e imprenditore,<br />

guida cinque<br />

locali tra<br />

Viareggio<br />

e Camaiore (Lu).<br />

Punta<br />

su pizze classiche,<br />

pizzette e pinsa.<br />

La formula?<br />

Asporto<br />

e consegna<br />

a domicilio<br />

classiche e pinse. Lucchesi ogni sette<br />

giorni muove più di 7mila pizze.<br />

Ricette della tradizione e più creative<br />

che devono poggiare su basi solide,<br />

affidabili. Tra le materie prime di rigore<br />

il pomodoro. «Consumiamo 35 cartoni<br />

alla settimana di Pelati e di Polaparicca<br />

Cirio Alta Cucina», spiega. «I Pelati<br />

vengono passati a mano e poi miscelati<br />

con La Polparicca. In questo modo si<br />

ottiene una densità equilibrata. Il pomodoro<br />

non si asciuga in cottura e si<br />

mantiene. Il pomodoro si deve vedere».<br />

I Pelati Cirio Alta<br />

Cucina, grandi, corposi<br />

e di colore rosso<br />

vivo, hanno una notevole<br />

resa grazie<br />

alla salsatura e all’elevato<br />

peso sgocciolato.<br />

Grazie alla sua<br />

particolare consistenza,<br />

La Polparicca<br />

sulla pizza esalta<br />

tutta la polposità del<br />

pomodoro fresco.<br />

«Tra le ricette più apprezzate nei<br />

miei locali - annota Francesco Lucchesi<br />

- una Marinara elaborata da mio padre<br />

che prevede una doppia cottura. La<br />

prima con pomodoro misto ad aglio<br />

sale e origano e una seconda a cui si aggiungono<br />

basilico e peperoncino. Di<br />

tendenza anche la Salsiccia e friarielli<br />

rossa. Tra le pinse, la Focaccia farcita<br />

con arancia, limone grattato, mortadella<br />

e foglie di menta».

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