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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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di Gabriele Ancona<br />

Aiuti alle imprese, movida da<br />

tenere sotto controllo, assembramenti,<br />

nuove strategie<br />

di business e poi turismo, criminalità,<br />

smart working e molto altro. Le<br />

sfide che il mondo dei pubblici esercizi<br />

si trova a dover affrontare<br />

dopo il lockdown<br />

sono molteplici e i<br />

margini per progettare<br />

e fermarsi a riflettere<br />

sono pochissimi perchè<br />

i buchi nei bilanci sono già<br />

ampi e difficilmente recuperabili.<br />

Ecco perchè anche<br />

la Fipe, l’associazione<br />

che tutela gli stessi<br />

imprenditori in crisi, si<br />

trova a dover fare i conti<br />

con una rimodulazione<br />

del lavoro che sia efficace<br />

e rapida.<br />

La crisi per i pubblici esercizi infatti<br />

continua. I dati del Sistema informativo<br />

Excelsior confermano il pesante<br />

impatto dell’emergenza sanitaria<br />

sull’occupazione nella ristorazione da<br />

tempo denunciato da Fipe-Confcommercio.<br />

Sono appena 56.920 le assunzioni<br />

previste dalle imprese a luglio<br />

<strong>2020</strong> a fronte di un dato 2019 che vedeva<br />

nello stesso mese un incremento<br />

dei posti di lavoro del 12,6% rispetto<br />

alla media annua, pari a poco meno di<br />

105mila unità.<br />

Lo ha dimostrato ampiamente durante<br />

il periodo di chiusura di essere il<br />

riferimento per il settore. E non potrebbe<br />

essere altrimenti consideranto<br />

che ha all’attivo oltre 120mila soci. I<br />

pubblici esercizi, punto di forza della<br />

nostra economia, rappresentano un<br />

universo che conta più di 300mila imprese,<br />

1 milione di addetti e un valore<br />

aggiunto superiore ai 40 miliardi di<br />

euro. Nel 2019 il giro d’affari, sommando<br />

bar e ristoranti, ha raggiunto<br />

gli 86 miliardi di euro. Un formidabile<br />

veicolo di promozione dell’agroalimentare,<br />

asset strategico e cardine<br />

della nostra offerta turistica.<br />

Per tracciarne i confini e delineare<br />

gli sviluppi di questo mercato in fase di<br />

ripartenza, <strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong> ha incontrato<br />

il presidente della Federazione italiana<br />

pubblici esercizi Lino Enrico<br />

Stoppani.<br />

Presidente Stoppani, quale è il<br />

bilancio dopo gli Stati Generali?<br />

Abbiamo fatto una riflessione di<br />

carattere generale sui temi del turismo<br />

dove abbiamo evidenziato una criticità<br />

prioritaria e tre sfide che il Governo<br />

dovrebbe affrontare. Sul turismo in<br />

generale c’è un problema di governance<br />

ed è inammissibile che ci sia questa<br />

incapacità di coordinamento tra Stato<br />

e Regioni su quelle che sono oggi le<br />

competenze. A causa dell’abrogazione<br />

Lino Stoppani<br />

del ministero del Turismo e dell’intervento<br />

sul titolo V della Costituzione le<br />

competenze sono state affidate alle<br />

Regioni e lo Stato ha evidentemente<br />

un ruolo marginale. È necessario ripristinare<br />

una competenza concorrente<br />

tra Stato e Regioni. Con lo Stato che<br />

deve avere sul tema del turismo il ruolo<br />

di definizione delle linee strategiche<br />

di carattere generale sulle quali le Regioni<br />

poi operano con i loro strumenti.<br />

La governance del turismo ha bisogno<br />

di una cabina di regia unica che dia la<br />

direzione. Le tre sfide che abbiamo<br />

messo sul tavolo agli Stati Generali<br />

sono riferite alla riqualificazione del<br />

comparto, alla sua accessibilità digitale<br />

dal punto di vista della mobilità infrastrutturale<br />

e l’interconnessione,<br />

perché il turismo italiano è caratterizzato<br />

da vari turismi che non si parlano<br />

mai e non si sovrappongono. Una regia<br />

potrebbe consentirlo.<br />

E riguardo i temi specifici?<br />

Abbiamo detto al presidente del<br />

Consiglio che c’è bisogno di provvedimenti<br />

di emergenza e di visione. Quelli<br />

di pronto intervento sono collegati al<br />

tessuto delle imprese. C’è la necessità<br />

di rapportare il sistema degli indennizzi,<br />

agevolare il credito, sciogliere il<br />

nodo capestro dei contratti di loca-<br />

LUGLIO / AGOSTO <strong>2020</strong> · ITALIA A TAVOLA<br />

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