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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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Tropico del Cancro». O ancora, Cedroni<br />

ricorda «il menu, che era un rotolino<br />

che il cliente faceva scorrere», oppure<br />

«gli anni dell'aperitivo con spazzolino e<br />

dentifricio, dove il dentifricio era cocco<br />

e menta e il colluttorio un mojito». Ancora<br />

prima, nel 2002, «la scatoletta che<br />

ho chiamato Gusto Simmental: era un<br />

prodotto fresco chiuso in una scatola,<br />

per i clienti c'era la scoperta di profumi<br />

freschissimi chiusi in una scatoletta da<br />

supermercato».<br />

Oggi per Cedoni il gioco è limitato a<br />

una piccola parte. Rimane la sperimentazione,<br />

naturalmente, quella non manca<br />

mai: «C'è ricerca, c'è tanta ricerca; io<br />

cerco di convogliarla nel gusto». E il risultato<br />

in tavola qual è? «Il cliente deve<br />

capire quel piatto subito, gli deve piacere<br />

subito. Non deve soffermarsi a pensare<br />

troppo al gioco, non deve nemmeno<br />

pensare a quanta ricerca ci sia stata dietro.<br />

Tutto quel mondo è racchiuso nel<br />

sapore e quel sapore deve vincere».<br />

Scoprire la cucina di Moreno Cedroni<br />

oggi significa esplorare le preparazioni<br />

scelte fra tre diversi menu degustazione.<br />

«C'è il menu Ricordi d'infanzia,<br />

dove riuscirò ad inserire tutti i piatti che<br />

in questi 30 anni sono usciti dalla carta,<br />

sono veramente tanti. Poi c'è il Mariella,<br />

più concentrato sui crudi, sicuramente<br />

molto leggero, molto estivo. Poi c'è il<br />

Luca e Moreno, con i piatti dell'ultimo<br />

periodo, degli ultimi momenti.<br />

Luca Abbadir è il secondo di Moreno:<br />

«Con lui godo di un ottimo rapporto,<br />

c'è molta affinità nei gusti. Dalla nostra<br />

collaborazione nascono sicuramente<br />

grandi idee, con questi ultimi anni sono<br />

venuti fuori moltissimi piatti, interessanti,<br />

è un lavoro sicuramente in sinergia».<br />

In sinergia e non solo con Luca Abbadir:<br />

«Ho bisogno del mio team, senza<br />

di loro farei sì e no tre tavolini».<br />

In particolare, nel menu Ricordi<br />

d'Infanzia compaiono piatti che hanno<br />

fatto la storia di Moreno e della Madonnina,<br />

ricette presenti anche nella recente<br />

pubblicazione "Cedroni. Il pensiero<br />

creativo che ha cambiato la cucina italiana"<br />

edito da Giunti. Tra questi Moreno<br />

ne ricorda alcuni, quelli che più lo<br />

rappresentano: «Se parliamo di antipasti,<br />

c'è l'ostrica de Ricordo di un viaggio<br />

in Vietnam. È folgorante, come l'avevo<br />

assaggiata in Vietnam l'ho riprodotta.<br />

Come ero sobbalzato io dalla seggiola<br />

là, lo fanno anche i clienti quando la<br />

riassaggiano qui. Quel piatto colpisce».<br />

Tra i primi «ci sono il Risotto all'ostrica,<br />

la Penna col burro di ricci e le erbe ai<br />

carboni».<br />

Per quanto riguarda i secondi, Moreno<br />

ricorda di essere un "cuoco di pesce",<br />

«ma in questo momento il Piccione<br />

fa la sua bella figura. È una ricetta,<br />

quella che servo oggi, che è un bel punto<br />

d'arrivo per la mia cucina. Ha un legame<br />

col territorio e con la mia infanzia.<br />

Io sono nato in questa casa, qui a fianco<br />

del ristorante, mia nonna aveva degli<br />

CUOCHI<br />

Moreno<br />

Cedroni e<br />

Luca Abbadir<br />

animali di cortile, quindi io il piccione<br />

l'ho sempre mangiato a casa... Anche se<br />

il mio ricordo del piccione della nonna<br />

è del suo ripieno... Il piccione era stracotto,<br />

era da masticare per mezz'ora.<br />

Proporlo ora in questa nuova chiave di<br />

lettura è molto importante per me, crea<br />

anche un confronto con i miei colleghi».<br />

Si entra in una sorta di competizione<br />

amichevole: "Da chi e dove hai mangiato<br />

il miglior piccione della tua vita?". Per<br />

i dessert Cedroni seglie la sua Ape Regina,<br />

«è l'ultimo nato, un nuovo modo di<br />

concepire e fare il gelato».<br />

Intanto Moreno pensa anche al<br />

nuovo menu del suo Clandestino,<br />

«quest'anno è ispirato alle divinità greche».<br />

Per i mesi di luglio e agosto alla<br />

Madonnina, stop con le novità: «Come<br />

tutti gli anni in questo periodo ci dobbiamo<br />

concentrare sul servizio del<br />

cliente. Adesso portiamo avanti queste<br />

cose nuove che abbiamo appena creato,<br />

a settembre rifletteremo su nuovi menu<br />

e nuovi piatti».

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