05.08.2020 Views

Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

COVID-19 | #RE-START<br />

zione, ampliare gli strumenti di protezione<br />

sociale. In tema di credito e indennizzi<br />

riteniamo che si possa fare di<br />

più anche attingendo alle risorse europee.<br />

Riguardo al concetto di visione abbiamo<br />

fatto presente al presidente che<br />

in questo Paese è necessario averne una<br />

unitaria sul cibo. Non è concepibile che<br />

la ristorazione, che ha un peso importante<br />

sotto il profilo del fatturato, del<br />

valore aggiunto e degli occupati, non<br />

abbia una sua dignità istituzionale. Le<br />

competenze sono divise tra tre ministeri,<br />

Sviluppo economico, Agricoltura e<br />

Attività culturali e turismo, che hanno<br />

altre priorità. Di fronte a queste discrepanze<br />

o si istituisce un ministero dell’Alimentazione<br />

che abbia un orientamento<br />

unitario e condiviso su questo<br />

settore oppure si rischia di perdere opportunità<br />

mortificando un comparto e<br />

alimentando la confusione grazie ad<br />

asimmetrie di regole chi portano a concorrenza<br />

sleale, dequalificazione, despecializzazione.<br />

Per non parlare del rischio di infiltrazioni<br />

criminali. Il peso e il ruolo della<br />

ristorazione è parte integrante del nostro<br />

tessuto economico. Basti pensare a<br />

Coldiretti che ha segnalato la mancanza<br />

della quota di quei 20 miliardi di euro<br />

di acquisti di prodotti agricoli che ogni<br />

anno effettua la ristorazione o agli incontri<br />

al vertice con Confagricoltura o<br />

con altri protagonisti dell’Horeca come<br />

i distributori di bevande e Federvini per<br />

capire come affrontare il blocco di filiera<br />

che non ha svuotato i magazzini. Mi<br />

auguro che da questa situazione di<br />

estrema gravità emerga una reale consapevolezza<br />

del ruolo fondamentale di<br />

questo settore nella società.<br />

Quanto si è perso a livello di fatturato<br />

e numero di pubblici esercizi che<br />

non riapriranno più?<br />

Le ipotesi che avevamo formulato si<br />

stanno confermando nella loro gravità.<br />

16 ITALIA A TAVOLA · LUGLIO / AGOSTO <strong>2020</strong><br />

Siamo molto preoccupati per l’autunno.<br />

Dipende da come si svilupperà il contagio.<br />

Ma se l’andamento è quello dell’avvio<br />

verso un percorso di normalità, il<br />

bilancio dei danni si dovrebbe attestare<br />

sui 34 miliardi di perdita di fatturato per<br />

un settore che ne produce 86. Abbiamo<br />

quantificato in 50mila il numero di<br />

esercizi che non riapriranno. Ma il picco<br />

negativo si vedrà in ottobre, perché<br />

in settembre andranno in pagamento le<br />

imposte prorogate che metteranno a rischio<br />

le imprese più fragili.<br />

Il rischio “saldi” per la criminalità<br />

organizzata è reale?<br />

Certo. Le situazioni di crisi aprono<br />

tutte la porte possibili ha chi ha soldi da<br />

riciclare. Ma spero che lo straordinario<br />

sforzo della magistratura e delle forze<br />

dell’ordine possa intercettare il malaffare.<br />

La movida sfrenata, una spina nel<br />

fianco.<br />

Il coronavirus ha fatto emergere due<br />

fenomeni che sono all’opposto. Il tema<br />

della movida, che porta aggregazioni ed<br />

eccessi anche di carattere di ordine<br />

pubblico e quello dello smart working,<br />

che tiene lontano dai pubblici esercizi,<br />

soprattutto nei centri città, una fetta importante<br />

della clientela. Per quanto riguarda<br />

la movida abbiamo affrontato<br />

l’argomento in un recente Consiglio direttivo<br />

andando a disegnare un discorso<br />

di responsabilità sociale. È chiaro<br />

che in questo scenario la movida è collegata<br />

soprattutto a quello che sono i<br />

mali di una società che non sa educare<br />

e trasmettere quelli che sono i valori<br />

della legalità, del rispetto e dei buoni<br />

comportamenti. Una società malata favorisce<br />

queste degenerazioni e i<br />

weekend diventano teatro di guerra tra<br />

bande; aspetti mortificanti e che preoccupano<br />

non poco. Per arginare questo<br />

fenomeno, secondo noi, si deve lavorare<br />

su due piani. Il primo è il tema dell’alcol<br />

e del suo abuso che deve rientrare in<br />

un circuito affidato ai professionisti che<br />

limitino quelle che sono le facilità di accesso<br />

al consumo. Un consumo in gran<br />

parte appannaggio di minimarket, di<br />

chioschi, di venditori ambulanti spesso<br />

abusivi che somministrano alcol a tutte<br />

le ore. L’alcol va gestito da professionisti<br />

che sanno anche tenere sotto controllo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!