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ALIMENTI<br />
calo delle quotazioni. All’estero siamo<br />
invece molto più presenti nella ristorazione<br />
e un po’ meno nelle famiglie,<br />
quindi il recupero sarà più lento.<br />
Certo, con il calo del turismo i ristoranti<br />
stanno soffrendo ancora parecchio.<br />
A quali strategie state pensando<br />
per il futuro?<br />
La ripresa è ancora avvolta da tanti<br />
punti di domanda e forse il settore del<br />
“fuori casa” non tornerà più ai livelli del<br />
passato. Noi dovremo essere molto veloci<br />
a capire come si sta spostando il consumo<br />
interno e in quale direzione andrà.<br />
Abbiamo programmi significativi di<br />
progetti anche nelle scuole, con investimenti<br />
a lungo termine. Se riusciremo<br />
ad intensificare il rapporto con i<br />
ragazzi, questi diventeranno i nostri<br />
consumatori del futuro e ci seguiranno<br />
anche nelle nuove tendenze. Stiamo<br />
poi lavorando sulle varie fasi di stagionatura:<br />
abbiamo un prodotto che si presta<br />
ad essere consumato dalla fascia più giovane<br />
(per aperitivi, snack, merendine),<br />
fino alle stagionature più lunghe, che<br />
rappresentano i nostri prodotti di eccellenza,<br />
il Grana Padano Riserva 20 mesi e<br />
il Riserva Gold 24 mesi, per esempio.<br />
Per fare fronte alla crisi, quest’anno<br />
il Consorzio ha deciso di non aumentare<br />
la produzione, anche per non<br />
far abbassare i prezzi.<br />
Il vero scopo dei piani produttivi non<br />
è di far calare la produzione, ma di regolamentare<br />
l’offerta in base ai consumi,<br />
tanto è vero che negli ultimi 10 anni siamo<br />
passati da 3 ad oltre 5 milioni di forme.<br />
È stata però una crescita sempre ordinata,<br />
per evitare problemi di ingorgo<br />
sul mercato. E non è vero che lo facciamo<br />
per mantenere il prezzo alto a tutti i costi.<br />
Negli anni il prezzo è fluttuato, com’è giusto<br />
che sia, e per noi oggi è importante<br />
mantenere le nostre quote di mercato. In<br />
fondo il prezzo è regolato dalle richieste<br />
del consumatore. Il consorzio deve avere<br />
116 ITALIA A TAVOLA · LUGLIO / AGOSTO <strong>2020</strong><br />
piuttosto un ruolo di garanzia, e noi siamo<br />
in grado garantire il nostro prodotto<br />
dalla nascita fino all’approccio al consumatore.<br />
E non è poco, soprattutto in questo<br />
momento di emergenza.<br />
Il nostro è un prodotto di grande sicurezza,<br />
confezionato sottovuoto e senza<br />
possibilità di contatto neppure all’interno<br />
dei negozi, tra l’altro con un apporto<br />
nutrizionale certificato e inattaccabile.<br />
Questi mesi di crisi hanno comunque<br />
generato generale un calo di consumi<br />
e un aumento delle scorte. Quali<br />
sono le iniziative messe in campo dal<br />
Consorzio per fare fronte anche a questa<br />
situazione?<br />
L’ultima assemblea ha deliberato un<br />
acquisto diretto, da parte del Consorzio,<br />
di formaggio dai nostri associati. Parliamo<br />
di 120/150mila forme prodotte tra<br />
novembre 2019 e marzo <strong>2020</strong> che porteremo<br />
a stagionatura, oltre i 20-25 mesi.<br />
Questo consentirà, oltre a sollevare le<br />
scorte che si sono appesantite in questi<br />
mesi, di avere la sicurezza, tra 12-15<br />
mesi, di portare sullo scaffale un prodotto<br />
di alta gamma. Aderiremo poi in massa<br />
all’iniziativa del Governo di mettere a<br />
disposizione fondi per ritirare formaggio<br />
da destinare agli indigenti. Lo faremo<br />
mettendo a disposizione anche le<br />
nostre risorse per circa 80mila forme.