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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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BEVANDE<br />

dini “forzate” stanno delineato un’estate<br />

del tutto anomala e ancora piena di interrogativi<br />

su come sarà il nostro prossimo<br />

futuro. Le incertezze hanno equilibrato<br />

nella prima fase post lockdown<br />

la voglia di riappropriarsi di una normalità<br />

“sociale” che è alla base della<br />

nostra cultura. Oggi tuttavia comincia<br />

a riemergere la consapevolezza che<br />

da questo tunnel non ne siamo ancora<br />

usciti. La convivialità torna ad essere<br />

alla base della nostra vita, lo dimostrano<br />

le affluenze in bar e ristoranti che, con<br />

tutte le regolamentazioni e limitazioni<br />

in atto, hanno saputo rispondere e aggiornare<br />

sia il metodo di lavoro che l’approccio<br />

con la clientela. Risposte difficili<br />

da attuare purtroppo laddove il turismo<br />

proveniente dall’estero era il business<br />

principale di molti locali, oggi ancora<br />

alla sbarra».<br />

«Ma se da una parte la voglia di tornare<br />

a vivere porta le persone a riappropriarsi<br />

degli spazi conviviali - precisa<br />

Missiroli - dall’altra c’è ancora un giustificato<br />

timore verso un prossimo futuro<br />

che non ci vede vincitori nei confronti<br />

di questa pandemia. Questo porta inevitabilmente<br />

a modificare molti scenari,<br />

tra questi i momenti di consumo out of<br />

home. Bene allora la convivialità che<br />

si lega al momento dell’aperitivo con<br />

forte attenzione a qualità di prodotti<br />

consumati e garanzie igieniche. Attenzioni<br />

anche verso prodotti di qualità e<br />

con elevato valore aggiunto per quanto<br />

riguarda gli altri momenti di consumo».<br />

Coglie l’opportunità di un ritorno a<br />

consumi evergreen Elio Accardo, amministratore<br />

delegato di Cedral Tassoni,<br />

l’azienda della famosa cedrata, così<br />

tanto longeva da essere presente nei<br />

primi spot pubblicitari della televisione<br />

in bianco e nero, il mitico Carosello: «Un<br />

nuovo modo di fare vacanza o meglio di<br />

villeggiatura, come si diceva tanti anni<br />

fa, può essere un’ulteriore opportunità<br />

156 ITALIA A TAVOLA · LUGLIO / AGOSTO <strong>2020</strong><br />

Elio Accardo<br />

per i prodotti classici e vintage che già<br />

da qualche anno sono risaliti agli onori<br />

delle cronache e dei consumi. Riportiamo<br />

in auge abitudini di consumo ricche<br />

di storia e di bellezza».<br />

Con spiccato interesse al bere miscelato,<br />

raccogliamo molto volentieri<br />

l’argomentata opinione di Danny Del<br />

Monaco, ideatore e presidente di Cocktail<br />

in The World Mixology, nonché<br />

vincitore nel 2016 del sondaggio di <strong>Italia</strong><br />

a <strong>Tavola</strong> “Personaggio dell’anno” nella<br />

categoria Barman: «Sicuramente questa<br />

pandemia ha cambiato le abitudini degli<br />

italiani nei nostri bar modificando di<br />

conseguenza le nostre abitudini di barman<br />

nel servirli. Mi spiego meglio: non<br />

sono cambiati di certo i cocktail evergreen,<br />

i grandi classici, ma sicuramente<br />

sta cambiando la modalità di servizio,<br />

dal food in accompagnamento all’estetica<br />

dell’aspetto e della presentazione,<br />

avendo cura di utilizzare sempre di più<br />

Danny Del Monaco<br />

prodotti italiani per portare il nostro aiuto<br />

al Made in Italy».<br />

E che il bere miscelato sia pronto a<br />

sconfinare dal bar al ristorante ce lo testimonia<br />

sempre Danny Del Monaco:<br />

«Molti ristoranti si sono reinventati creando<br />

aperitivi gourmet prima della cena<br />

serviti ai tavoli posti negli ampi esterni.<br />

A questo punto il cocktail diviene la bevanda<br />

che si abbina ad un grande piatto,<br />

con quanto ne consegue in aumento<br />

dello scontrino».<br />

Il bere miscelato conosce anch’esso<br />

crisi nelle città d’arte maggiormente frequentate<br />

dal turismo estero. «Per le città<br />

dove il turismo estero rappresentava<br />

quasi l’80% del flusso totale - spiega Del<br />

Monaco - il calo vertiginoso è vistoso e<br />

provoca danni ingenti. Sì, i turisti italiani<br />

faranno la loro parte rimanendo in <strong>Italia</strong><br />

ma non andranno certo a coprire il<br />

fatturato che facevamo con gli stranieri.<br />

Bisogna prendere atto che la pandemia<br />

è mondiale; molti locali hanno chiuso<br />

e altri, ahinoi, chiuderanno. Noi si resta<br />

speranzosi che tutto ripartirà e ogni<br />

giorno cerchiamo di inventare qualcosa<br />

di nuovo. La mia città, Arezzo, sta resistendo<br />

grazie agli aretini e siamo molto<br />

felici del loro appoggio».<br />

Nicola Carlevaris<br />

Concludiamo quest’ampia analisi<br />

sul mondo beverage tornando ad un<br />

importante protagonista dell’anello distributivo.<br />

La conversazione è con Ni-

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