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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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Covid”. Quanto meno in tempi ragionevoli<br />

dal punto di vista imprenditoriale,<br />

è più “realistico e salubre” in<br />

termini economici che il mondo della<br />

ristorazione e dell’ospitalità si adegui<br />

in maniera vincente alla nuova realtà.<br />

Protocolli sanitari, linee guida, tamponi<br />

e analisi del sangue, dispositivi<br />

di protezione e prodotti/sistemi di sanificazione<br />

sfornati in tempi brevi sotto<br />

la pressione della paura di contagio<br />

(sostenuti da una certezza di facile<br />

guadagno), devono lasciare spazio ad<br />

una lucida riflessione per sviluppare<br />

metodi e strategie di prevenzione e<br />

controllo duraturi.<br />

Per fortuna, tutto il settore agroalimentare<br />

è regolamentato da tempo<br />

con norme precise per l’analisi del<br />

rischio, la gestione dei processi e la<br />

prevenzione delle frodi commerciali<br />

e sanitarie, al fine di garantire il più<br />

possibile la salute dei consumatori.<br />

La corretta applicazione del Sistema<br />

Haccp - Codex Alimentarius (conosciuto<br />

dal 1963, introdotto in Europa<br />

nel 1994) con le relative procedure di<br />

preparazione, cottura, conservazione,<br />

trasporto, distribuzione e sanificazione<br />

ambientale, applicate e tracciate in<br />

modo costante, sono necessarie e sufficienti<br />

per garantire la salubrità degli<br />

alimenti venduti o somministrati. Tra<br />

le “best practices” troviamo in primis<br />

l’organizzazione aziendale e la formazione-addestramento<br />

del personale,<br />

il controllo dei fornitori, la suddivisione<br />

delle aree di lavoro, le procedure<br />

per la pulizia degli ambienti, le fasi<br />

del processo produttivo e di servizio,<br />

l’idoneità dei materiali di contatto alimentare.<br />

Sembra eccessiva la nomina di<br />

una figura dedicata esclusivamente<br />

alla gestione del rischio biologico attuale<br />

(“Covid Manager”), in quanto<br />

confinata dalla necessità di risolvere<br />

un singolo problema in mezzo a tanti<br />

altri pericoli: solo se governati nel loro<br />

insieme si potrà garantire e rispondere<br />

alle esigenze dei clienti e del<br />

mercato. Diventa invece essenziale<br />

definire requisiti oggettivi e standard<br />

qualitativi misurabili che garantiscano<br />

servizi integrati volti a prevenire le<br />

contaminazioni di origine biologica,<br />

chimica e fisica per garantire la salubrità<br />

degli ambienti aperti al pubblico,<br />

come i ristoranti e le strutture<br />

ricettive.<br />

Da qui sorge anche la necessità di<br />

figure professionali multidisciplinari<br />

e trasversali che possono affiancare<br />

gli imprenditori lungo un percorso<br />

di riqualificazione e adeguamento<br />

dell’offerta F&H con un obiettivo ben<br />

preciso che va oltre il Covid, e cioè il<br />

mantenimento di una presenza sul<br />

mercato stabile e competitiva. L’effettiva<br />

necessità e utilità della messa<br />

in opera di politiche e strategie relative<br />

a queste tematiche, unite ad una<br />

strategia di “business continuity”,<br />

possono trasformarsi nello strumento<br />

fondamentale per creare nuovi posti<br />

di lavoro e promuovere investimenti<br />

mirati e di grande impatto positivo a<br />

livello di sviluppo sia in ambito nazionale<br />

che internazionale.

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