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Italia a Tavola Luglio/Agosto 2020

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forse proprio a causa di questa mancanza<br />

di coordinamento, ora sta faticando a<br />

risollevarsi dalla crisi.<br />

Ecco dunque che da Senigallia è partito<br />

un messaggio chiaro a tutta l’<strong>Italia</strong>;<br />

alla politica, certo, ma prima ancora<br />

all’intero mondo della ristorazione. «Senigallia<br />

è una città simbolica, e questa è<br />

la prima iniziativa post Covid-19 e che<br />

riunisce i più importanti attori dell’ospitalità<br />

e dell’accoglienza», ha esordito<br />

Angelo Serri, direttore di Tipicità, che ha<br />

organizzato Senigallia Gourmet, 4ª tappa<br />

del gran tour delle Marche.<br />

«Per potersi incontrare serve procedere<br />

in un'unica direzione - ha detto il direttore<br />

di <strong>Italia</strong> a <strong>Tavola</strong>, Alberto Lupini<br />

- e affidarsi a chi ha più forza. Viaggiando<br />

in direzioni diverse, il concetto di unità<br />

resterà sempre un’utopia. Le tante voci<br />

di ristoratori, cuochi ed esercizi pubblici<br />

devono essere parte di un unico<br />

coro, in modo che le istituzioni possano<br />

finalmente ascoltare. Singolarmente<br />

rappresentiamo invece tante voci che<br />

formano tanti spicchietti per le allodole<br />

e il messaggio tornerà sempre indietro,<br />

insieme possiamo invece essere una sola<br />

voce che, tanto più è potente, tanto più<br />

può rompere ogni specchio».<br />

Un riferimento neppure troppo velato<br />

ai tanti specchietti che hanno luccicato<br />

solo il tempo di qualche settimana<br />

durante i mesi dell’isolamento, e che<br />

Gioacchino Bonsignore, il giornalista<br />

del Tg5 che ha coordinato i lavori insieme<br />

ad Alberto Lupini, non ha mancato<br />

di stigmatizzare: «Il mondo della ristorazione<br />

- ha detto - non sta facendo una<br />

bella figura: la pretesa di essere aiutati<br />

a qualunque condizione con richieste<br />

di aiuti in piccoli assembramenti nelle<br />

piazze è vergognosa, chiedere solo soldi<br />

per riaprire senza valutare le condizioni<br />

del singolo ristorante. Dal 2010 in poi - ha<br />

aggiunto - la somministrazione di cibo e<br />

bevande è stata fuori controllo. L’omologazione<br />

ha portato alla nascita delle<br />

fabbriche della carbonara a Roma ad<br />

una qualità più bassa, e situazioni come<br />

queste hanno portato alla nascita di ristoranti<br />

fotocopia abbassando il livello<br />

del comparto».<br />

Moreno<br />

Cedroni,<br />

Angelo<br />

Serri, Mauro<br />

Uliassi e<br />

Gioacchino<br />

Bonsignore<br />

CUOCHI<br />

Sul palco c'erano, insieme, la Fipe<br />

con il direttore generale Roberto Calugi,<br />

Le Soste con il presidente Claudio<br />

Sadler ed Euro-Toques con il presidente<br />

Enrico Derflingher. In collegamento il<br />

presidente di Fic, Rocco Pozzulo. «Abbiamo<br />

attraversato i 3 mesi di blocco,<br />

dove si navigava a vista - ha raccontato<br />

Alberto Lupini, che ha dato il via al<br />

dibattito - e in qualche modo la luce è<br />

arrivata, ma bisogna capire come ci siamo<br />

trovati a questo punto e come mai ci<br />

siano difficoltà così grosse. È mancato il<br />

senso di squadra. Senigallia è l’esempio<br />

di come fare squadra ha dato risultati. In<br />

altri Paesi la ristorazione è stata più unita,<br />

al di là delle motivazioni è possibile oggi<br />

avviare azioni unitarie. Mancano consapevolezza<br />

e visione, anche da parte della<br />

politica, con cui interagire è difficile, dal<br />

momento che abbiamo a che fare con 5<br />

ministri diversi». E qui torna l’idea di un<br />

Ministero unico, che proprio la Fipe<br />

aveva avanzato durante gli Stati generali<br />

dell’Economia qualche settimana<br />

fa. Ma il problema non è solo la politica:<br />

«Tutti, in questo settore, si sono scoperti<br />

maestri di associazionismo - ha attaccato<br />

Roberto Calugi - ma dov’erano prima<br />

del Covid? Un conto è riempire le piazze,<br />

un conto è scrivere un emendamento<br />

e farselo firmare dalle istituzioni».<br />

LUGLIO / AGOSTO <strong>2020</strong> · ITALIA A TAVOLA<br />

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