Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Lesioni da ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti<br />
chirurgiche e 50 - 75 milioni <strong>di</strong> dollari in materiali <strong>di</strong> consumo. Nel 1994 tale<br />
procedura chirurgica era negli USA il 3° intervento <strong>di</strong> chirurgia estetica (dopo la<br />
lipoaspirazione e la blefaroplastica) sebbene per due anni (dal 16 Aprile 1992 al<br />
gennaio 1994) il Governo americano su sollecitazione<br />
della FDA ne avesse <strong>di</strong> fatto proibito l'esecuzione. Nel<br />
1992 la eco <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento legislativo fece<br />
rapidamente il giro del mondo e coinvolse nello stesso<br />
tempo, pazienti, operatori del settore e chirurghi in una<br />
sorta <strong>di</strong> convulsa isteria collettiva anche se le motivazioni<br />
clinico-scientifiche erano al più poco chiare se non proprio oscure. Quando e come<br />
nasce dunque il problema sulle protesi mammarie al silicone? La controversia ha le<br />
sue ra<strong>di</strong>ci storiche in un articolo scritto nel 1982 da A. Van Nunen sulla rivista<br />
Arthritis and Rheumatism nel quale l'Autore riportava il caso <strong>di</strong> 3 donne operate <strong>di</strong><br />
mastoplastica ad<strong>di</strong>tiva ed affette da malattie del tessuto sottocutaneo. La<br />
pubblicazione del fisico australiano ebbe una <strong>di</strong>screta risonanza nel mondo<br />
scientifico e, anche se le pazienti in oggetto non erano realmente portatrici <strong>di</strong><br />
impianti ma erano state sottoposte ad iniezioni intramammarie <strong>di</strong> paraffina o silicone<br />
liquido, la FDA americana richiese alle <strong>di</strong>tte produttrici più rigorosi controlli<br />
premarketing che dovevano prevedere dati <strong>di</strong> sicurezza ed innocuità comprovati da<br />
stu<strong>di</strong> sperimentali su animali e volontari. Ma la vera esplosione del caso nella<br />
opinione pubblica americana ed internazionale va attribuita alla giornalista Conie<br />
Chung che nel 1990 in un suo show televisivo trasmise al pubblico un chiaro<br />
messaggio ovvero che le protesi <strong>di</strong> silicone erano un "pericoloso capriccio delle donne<br />
ingenue" ed invitava le pazienti operate ad informarsi adeguatamente ed a<br />
denunciare eventuali malattie concomitanti. La stessa Chung si fece parte attiva nel<br />
cercare ed intervistare donne che riferivano presunte malattie secondarie alla<br />
mastoplastica ad<strong>di</strong>tiva. Tutto ciò determinò nella popolazione femminile una ondata<br />
<strong>di</strong> panico, grande preoccupazione nella classe me<strong>di</strong>ca e sconcerto negli operatori del<br />
settore. Il 10 aprile 1991 David Kessler, commissario governativo per la FDA, stabilì e<br />
notificò alle <strong>di</strong>tte produttrici che il termine ultimo per presentare la adeguata<br />
documentazione era fissata in 90 giorni. I gruppi <strong>di</strong> ricerca coinvolti si affrettarono a<br />
produrre quanto richiesto ma la FDA ritenne le conclusioni scientifiche incomplete e<br />
sebbene l'American Society of Plastic and Reconstructive Surgeons si <strong>di</strong>chiarasse<br />
favorevole a mantenere le protesi sul mercato, il numero delle "operate" che<br />
lamentavano <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> vario genere cresceva notevolmente. Il 31 <strong>di</strong>cembre 1991una<br />
giuria federale <strong>di</strong> San Francisco <strong>di</strong>spose un risarcimento pari a 7,34 milioni <strong>di</strong> dollari<br />
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