Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Biologia della cicatrizzazione<br />
<strong>di</strong> riparazione tissutale con scarsa possibilità <strong>di</strong> guarigione, ritardata proliferazione<br />
dei fibroblasti, inadeguata angiogenesi e cattiva fibrosi. Una volta che i monociti<br />
circolanti sono passati attraverso la parete dei vasi sanguigni e dentro la ferita,<br />
questi sono considerati: “wound macrophage”. Tra 48 e 72 ore dopo la lesione, il<br />
macrofago rappresenta la cellula dominante all’interno della lesione sia per la<br />
funzione <strong>di</strong> cellula fagocitaria, essendo produttore primario del fattore <strong>di</strong> crescita,<br />
sia per la produzione e la proliferazione della matrice extracellulare (ECM) per i<br />
fibroblasti, sia per la proliferazione <strong>di</strong> cellule muscolari lisce e <strong>di</strong> cellule endoteliali<br />
che seguono all’angiogenesi. I macrofagi sono attratti da una varietà <strong>di</strong> elementi che<br />
includono: il complemento, le componenti del coagulo, i frammenti delle<br />
immunoglobuline G (IgG), i prodotti del <strong>di</strong>sfacimento del collagene e dell’elastina<br />
ovvero le citochine: leucotriene B4, fattore piastrinico IV, PDGF, e TGF-β linfociti<br />
che sono le ultime cellule a raggiungere la ferita durante la fase infiammatoria<br />
richiamate dalla interleuchina-1, dalle IgG e dai prodotti del complemento. Si ritiene<br />
che la interleuchina-1 rivesta un ruolo chiave nella regolazione della collagenasi,<br />
mostrando che i linfociti possono essere coinvolti nel rimodellamento del collagene e<br />
dell’ ECM. Una buona guarigione richiede la migrazione <strong>di</strong> cellule mesenchimali:<br />
stimolate dai fattori <strong>di</strong> crescita, la migrazione dei fibroblasti nella ferita avviene<br />
attraverso l’EMC ed in 7 giorni sono le cellule dominanti nella ferita. Dopo 5-7 giorni<br />
dal trauma i fibroblasti cominciano a sintetizzare il collagene, che aumenta in modo<br />
lineare da 2 a 3 settimane. I collageni costituiscono la più grande famiglia <strong>di</strong> proteine<br />
del corpo umano e la loro funzione è quella <strong>di</strong> provvedere alla robustezza ed alla<br />
integrità <strong>di</strong> tutti i tessuti. Il collagene Tipo 1 è il maggior componente nella<br />
ristrutturazione delle ossa, della cute e dei ten<strong>di</strong>ni. Il collagene Tipo II è contenuto<br />
in modo predominante nella cartilagine. Il collagene <strong>di</strong> Tipo III, assieme al Tipo I, si<br />
trova in <strong>di</strong>verse proporzioni <strong>di</strong>pendenti dal tipo <strong>di</strong> tessuto. Il collagene Tipo IV è<br />
presente nella membrana basale mentre quello <strong>di</strong> Tipo V si trova nella cornea. Fino<br />
ad oggi sono stati identificati almeno 13 <strong>di</strong>stinti tipi <strong>di</strong> collagene con 25 uniche<br />
catene polipepti<strong>di</strong>che. Imme<strong>di</strong>atamente dopo la lesione, il collagene esposto viene a<br />
contatto con il sangue stimola l’aggregazione piastrinica e l’attivazione dei fattori<br />
chemiotattici coinvolti nella risposta alla lesione. In seguito, il collagene <strong>di</strong>venta il<br />
substrato della matrice extracellulare della lesione. L’invasione dei fibroblasti<br />
incomincia a sintetizzare e a secernere collagene tipo I e II per formare la nuova<br />
matrice. Si definisce angiogenesi il processo che interessa la neoformazione dei vasi<br />
sanguigni. Le piastrine entrano nella ferita nella fase iniziale <strong>di</strong> riparazione e <strong>di</strong><br />
secrezione, il TGF-β in<strong>di</strong>rettamente favorisce l’angiogenesi e attira i macrofagi. Le<br />
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