Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Ustioni e congelamenti<br />
è quello in<strong>di</strong>cato dallo schema <strong>di</strong> Wallace, che <strong>di</strong>vide la superficie corporea in aree<br />
rispettivamente del 9% o <strong>di</strong> multipli del 9:<br />
La profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> una ustione prevede:<br />
il I grado che può essere causato da un’esposizione prolungata al sole o da un breve<br />
contatto con una fonte <strong>di</strong> calore più intensa. Caratteristica espressione <strong>di</strong> questa<br />
lesione è il dolore urente, che si manifesta in coincidenza con la comparsa <strong>di</strong> altri<br />
sintomi come l’eritema e un modesto edema degli strati più profon<strong>di</strong> della cute dopo<br />
un periodo <strong>di</strong> latenza variabile in relazione alla natura dell’agente ustionante. Una<br />
ustione <strong>di</strong> primo grado può guarire in pochi giorni senza lasciare esiti riconoscibili a<br />
<strong>di</strong>stanza, se si eccettua una pigmentazione più o meno intensa.<br />
Nel II grado l’azione <strong>di</strong> danno è maggiore tanto da<br />
provocarela morte e la sofferenza <strong>di</strong> molti elementi<br />
cellulari dello strato malpighiano. Tipica<br />
espressione del secondo grado è la bolla, creatasi<br />
per lo scollamento degli strati dell’epidermide in<br />
seguito alla pressione dei liqui<strong>di</strong> trasudati dai<br />
capillari alterati. Anche la bolla può comparire dopo un periodo <strong>di</strong> latenza variabile e<br />
le sue <strong>di</strong>mensioni pare <strong>di</strong>pendano dalle caratteristiche dell’agente ustionante. La<br />
cupola della bolla è formata da epidermide più o meno spessa, a seconda della<br />
regione colpita. Il liquido che la riempie appare dapprima sieroso e dopo qualche<br />
giorno può assumere una consistenza gelatinosa;esso è lassamente aderente al<br />
derma. Aperta la bolla, si scorge lo strato papillare del derma, <strong>di</strong> colorito rosso vivo,<br />
estremamente dolente alla pressione, limitato da un alone eritematoso, caldo,<br />
urente. Le ustioni <strong>di</strong> secondo grado sono in genere causate da una breve esposizione<br />
ad intense vampate <strong>di</strong> calore, da liqui<strong>di</strong> bollenti o da getti <strong>di</strong> vapore riscaldato, o<br />
possono costituire la zona periferica <strong>di</strong> una ustione più profonda. I sintomi soggettivi<br />
sono molto più accentuati delle lesioni <strong>di</strong> primo grado. Il dolore, molto intenso,<br />
perdura per 5-6 giorni. Il periodo della risoluzione è legato alla quantità del tessuto<br />
<strong>di</strong>strutto e all’eventuale sopraggiungere <strong>di</strong> complicazioni infettive. La guarigione <strong>di</strong><br />
una ustione <strong>di</strong> secondo grado non si accompagna mai ad esiti cicatriziali <strong>di</strong> una<br />
qualche importanza, e qualora vi siano, sono da attribuirsi a danni profon<strong>di</strong> (III<br />
grado), passati inosservati.<br />
Nel III grado si verifica la morte dei tessuti cutanei, a<br />
tutto spessore fino ed oltre l’ipoderma o fasce<br />
muscolari. Se l’agente ustionante è il fuoco o un corpo<br />
caldo, l’area necrotica si presenta secca, dura, <strong>di</strong><br />
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