Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Tumori maligni della cute<br />
Nuova Zelanda, mentre in Italia è <strong>di</strong> circa 5-7 casi per 100.000 abitanti per anno. La<br />
frequenza è estremamente bassa in Africa e in Asia. Il melanoma insorge più<br />
frequentemente tra la 4a e la 5a decade nella donna e tra la 5a e la 6a nell’uomo. I<br />
fattori <strong>di</strong> rischio in<strong>di</strong>viduali includono il fototipo I e II (soggetti con pelle chiara,<br />
occhi azzurro/ver<strong>di</strong> e capelli rossi/bion<strong>di</strong>, che al sole si scottano sempre e si<br />
abbronzano poco), presenza <strong>di</strong> un nevo congenito gigante, numero elevato <strong>di</strong> nevi,<br />
nevi clinicamente atipici, numerose lentiggini/efeli<strong>di</strong>, ed una storia personale e/o<br />
familiare <strong>di</strong> melanoma. L’esposizione alle ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette (UV) ed in<br />
particolare le ustioni in età infantile rappresentano fattori ambientali pre<strong>di</strong>sponenti<br />
il cui ruolo è ormai accertato, mentre è ancora controversa la partecipazione <strong>di</strong><br />
alcuni cancerogeni chimici e/o l’assunzione <strong>di</strong> estrogeni. Nella maggioranza dei casi<br />
il melanoma insorge de novo su cute sana, mentre solo nel 10-30% dei soggetti<br />
insorge su un nevo pre-esistente. Inoltre, il melanoma può essere <strong>di</strong> tipo spora<strong>di</strong>co o,<br />
nel 10% circa dei casi, <strong>di</strong> tipo familiare. La classificazione più utilizzata nella pratica<br />
clinica è quella proposta da W. Clark, che prevede la sud<strong>di</strong>visione in lentigo maligna<br />
melanoma, melanoma a <strong>di</strong>ffusione superficiale, melanoma nodulare, melanoma<br />
acrale lentigginoso. Tutti i tipi <strong>di</strong> melanoma, con la sola eccezione del melanoma<br />
nodulare, sono caratterizzati da una fase <strong>di</strong> crescita orizzontale che può durare mesi<br />
o anni, seguita da una fase <strong>di</strong> crescita verticale. Durante la fase <strong>di</strong> crescita<br />
orizzontale le cellule melanocitarie atipiche proliferano esclusivamente all’interno<br />
dell’epidermide (melanoma in situ) e solo successivamente superano la membrana<br />
basale e si localizzano anche a livello del derma (melanoma invasivo). La lentigo<br />
maligna melanoma rappresenta circa il 10% <strong>di</strong> tutti i melanomi osservati, insorge più<br />
frequentemente in soggetti <strong>di</strong> sesso femminile <strong>di</strong> età superiore ai 60 anni, ed è<br />
associata all’esposizione cronica alle ra<strong>di</strong>azioni UV. Le se<strong>di</strong> preferenziali sono quelle<br />
fotoesposte ed includono il volto, il collo e le estremità superiori. La lesione cutanea<br />
si presenta come una macula o una placca <strong>di</strong> colore variegato, variabile dal marrone<br />
chiaro al marrone scuro al nero, a margini irregolari, variamente rilevata sul piano<br />
cutaneo, che tende a crescere lentamente <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni. Nel tempo, nel contesto<br />
della lesione possono insorgere papule e noduli, suggestivi della crescita verticale<br />
della neoplasia associata ad una maggiore aggressività. Inoltre, la lesione può<br />
contenere aree <strong>di</strong> colore rosso e/o aree bianco/bluastre in<strong>di</strong>cative rispettivamente <strong>di</strong><br />
neovascolarizzazione e <strong>di</strong> regressione. Il melanoma a <strong>di</strong>ffusione superficiale è la<br />
forma più frequente nella popolazione caucasica costituendo il 50-70% <strong>di</strong> tutti i<br />
melanomi, e sembra essere associato all’esposizione intermittente alle ra<strong>di</strong>azioni UV.<br />
L’incidenza è più elevata nella 5a decade <strong>di</strong> vita, in soggetti <strong>di</strong> sesso femminile. Le<br />
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