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Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net

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II fase o periodo tossi-infettivo<br />

Ustioni e congelamenti<br />

Di regola si fa coincidere l’inizio del periodo tossi-infettivo con la comparsa della<br />

febbre. I fattori chiamati in causa per spiegare i meccanismi patoge<strong>net</strong>ici sono<br />

essenzialmente due: l’intossicazione e l’infezione. Ad alimentare lo stato <strong>di</strong><br />

intossicazione <strong>di</strong> un ustionato possono contribuire vari elementi: l’assorbimento <strong>di</strong><br />

sostanze, prodotto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sfacimento delle cellule dei focolai <strong>di</strong> ustione. Marginalmente<br />

alle aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione cutanea e propriamente all’interno dei focolai <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione<br />

stessa, si liberano sostanze proteolitiche capaci <strong>di</strong> favorire la <strong>di</strong>sintegrazione dei<br />

tessuti e la demolizione dei grossi aggregati proteici. Sembra certo che l’istamina<br />

partecipi al quadro della intossicazione generale e non sia estranea alla genesi <strong>di</strong><br />

alcuni fenomeni. L’iperpotassiemia è una concausa dello stato tossico e sarebbe da<br />

ricercarsi nell’emolisi nonché nella necrosi e nell’alterato metabolismo degli<br />

elementi cellulari La sepsi è considerata una componente patologica obbligata della<br />

malattia; almeno negli ustionati <strong>di</strong> una certa gravità. Il focolaio <strong>di</strong> ustione può essere<br />

inquinato o primitivamente, al momento dell’episo<strong>di</strong>o ustionante, o in tempo<br />

successivo. La presenza <strong>di</strong> terriccio, catrame, indumenti, ecc. all’atto dell’offesa<br />

termica sono la causa più frequente dei l’infezione. Inoltre va tenuto presente che<br />

con la <strong>di</strong>sepitelizzazione viene eliminata la barriera <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dall’infezione. Nei<br />

focolai <strong>di</strong> ustione sono stati reperiti cocchi piogeni (stafilococco aureo, streptococco<br />

anemolitico e beta emolitico), bacilli gram-negativi (alcune specie <strong>di</strong> proteus,<br />

piocianeo, coli), cocchi gram-positivi (stafilococco aureo emolitico e anemolitico),<br />

bacilli anaerobi purulenti (clostri<strong>di</strong>um tetani). La sintomatologia clinica dello stato<br />

tossico inizia verso il 4°-5° giorno della malattia ustione e prosegue con febbre<br />

continua, accompagnata da cefalea nausea, lingua patinosa. Si possono osservare<br />

turbe <strong>di</strong> ritmo car<strong>di</strong>aco e <strong>di</strong>minuzione della gittata sistolica, da cui mo<strong>di</strong>ca<br />

ipotensione. Fin dai primi giorni della fase tossica, compaiono i sintomi <strong>di</strong><br />

ulcerazione gastrointestinale, caratterizzati da nausea, vomito, improvvisa<br />

ematemesi e melena. Progressivamente la malattia evolve verso il quadro ben<br />

definito della sepsi. La febbre si mantiene elevata, continuo-remittente o<br />

intermittente, con ampie oscillazioni da minime <strong>di</strong> 37° a massime <strong>di</strong> 40°. Le puntate<br />

febbrili si accompagnano a brivido,cefalea,agitazione. Sono frequenti anche emboli a<br />

carico dei polmoni, per messa in circolo <strong>di</strong> materiale trombotico delle aree lese,<br />

nonché ascessi a varia localizzazione. La durata e la gravità della fase tossi-infettiva<br />

sono <strong>di</strong>rettamente proporzionali alla gravità dell’ ustione ed alle eventuali<br />

complicazioni. Infatti, se la comparsa del movimento febbrile, il suo decorso e la sua<br />

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