Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Argomenti <strong>di</strong> chirurgia estetica<br />
sottocutaneo con un cocktail farmacologico in rapporto <strong>di</strong> 1:1 con la quantità <strong>di</strong><br />
grasso da rimuovere) messa a punto da Klein il problema dell’anemia si è fortemente<br />
ri<strong>di</strong>mensionato attestandosi il quantitativo <strong>di</strong> sangue perso su valori pari all’1%. Il<br />
costante monitoraggio dell’aspirato ed il test del pinzamento intraoperatorio sono<br />
elementi fondamentali per stabilire la fine dell’intervento. Prima delle suture può<br />
tornare utile passare una cannula senza pressione negativa in senso ra<strong>di</strong>ale oltre i<br />
margini topografici per sfumare i bor<strong>di</strong> della zona trattata e rifinire il risultato. Il<br />
tempo operatorio si completa col far indossare al paziente una guaina elastica per<br />
limitare l’edema , le ecchimosi e prevenire la formazione <strong>di</strong> ematomi o sieromi. La<br />
ospedalizzazione del malato termina con la ripresa della deambulazione e della<br />
alimentazione per via orale. I punti <strong>di</strong> sutura vengono rimossi dopo pochi giorni<br />
mentre la guaina elastica deve essere indossata (giorno e notte) per almeno 3<br />
settimane: l’attività fisica può essere ripresa dopo circa 6 settimane. Eventuali<br />
revisioni dell’intervento o “ritocchi” non possono essere pianificate prima <strong>di</strong> 6 mesi,<br />
tempo necessario perché il risultato clinico si stabilizzi.<br />
Meloplastiche<br />
Gli arti, superiori ed inferiori, non sfuggono ai fenomeni degenerativi legati<br />
all’invecchiamento o alla ptosi secondaria a massicce per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> peso corporeo.A<br />
<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri <strong>di</strong>stretti anatomici gli interventi chirurgici correttivi e gli<br />
inelu<strong>di</strong>bili esiti cicatriziali postoperatori sono in queste se<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficilmente occultabili<br />
e dunque la loro realizzazione è decisamente subor<strong>di</strong>nata a reali motivazioni <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne fisico e psichico.La meloplastica superiore consente <strong>di</strong> correggere<br />
adeguatamente la flacci<strong>di</strong>tà o l’eccedenza cutanea con la rimozione <strong>di</strong> opportune<br />
quantità <strong>di</strong> tessuto lungo la faccia me<strong>di</strong>ale dell’arto ma con una cicatrice finale non<br />
<strong>di</strong>ssimulabile a braccia nude. Le tecniche <strong>di</strong> meloplastica inferiore (lifting delle<br />
cosce) prevedono due procedure con approccio chirurgico <strong>di</strong>fferente:<br />
a) la tecnica con accesso verticale, localizzato sulla faccia me<strong>di</strong>ale della coscia,<br />
consente l’exeresi <strong>di</strong> cospicue porzioni <strong>di</strong> cute e sottocute con un notevole<br />
miglioramento funzionale ed estetico della gamba ma è utile nei pazienti con quadri<br />
clinici gravi o invalidanti residuando una cicatrice lunga, molto evidente e non<br />
sempre <strong>di</strong> buona qualità;<br />
b) il metodo con incisione orizzontale, collocata nella porzione centrale della piega<br />
inguinale, nel solco genito-femorale e nel solco sottogluteo, prevede uno<br />
scollamento ampio nel piano sottocutaneo dell’area anatomica da correggere ed il<br />
lifting preceduto dalla resezione, in forma vagamente ogivale, del tessuto in eccesso.<br />
Inizialmente la cicatrice è facilmente occultabile ma i quoti<strong>di</strong>ani movimenti della<br />
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