Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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B) Motivazioni <strong>di</strong> realtà<br />
Argomenti <strong>di</strong> chirurgia estetica<br />
Al contrario il secondo gruppo è composto da soggetti con una sintomatologia<br />
strettamente correlata alla deformità nei quali lo stress e l’ansia sono per lo più<br />
legati ad essa, essendo lo stato psicologico <strong>di</strong>sturbato, reattivo ad un <strong>di</strong>fetto fisico<br />
realmente presente e dunque eventuali sentimenti aggressivi nei confronti<br />
dell’operatore si manifestano soltanto in caso <strong>di</strong> errore tecnico o <strong>di</strong> profonda<br />
delusione per le loro aspettative reali.<br />
Stu<strong>di</strong>o del caso clinico<br />
Con lo stu<strong>di</strong>o del caso clinico si entra nella fase operativa del protocollo terapeutico.<br />
Un attento esame obiettivo locale ed una indagine fotografica-morfometrica del viso<br />
sono elementi in<strong>di</strong>spensabili per la formulazione della <strong>di</strong>agnosi, per la pianificazione<br />
della strategia chirurgica e per la previsione del risultato finale. La valutazione<br />
fisionomica del volto, infatti, non è un’arte libera, frutto semplicemente del senso<br />
artistico del chirurgo ma, al contrario, è fortemente legata a concetti matematici <strong>di</strong><br />
misura e <strong>di</strong> proporzione. Il volto è <strong>di</strong>stinto in 3 terzi: superiore (dalla linea dei capelli<br />
alla glabella), me<strong>di</strong>o (dalla glabella al punto sub-nasale), inferiore (dal punto sub-<br />
nasale al mento) ed in 5 unità estetiche principali (fronte, occhi, naso, labbra,<br />
mento). L’armonia ideale tra le varie componenti è regolata dalla conoscenza <strong>di</strong> 4<br />
angoli fondamentali: l’angolo naso-frontale (125°-135°), l’angolo naso-facciale (35°-<br />
40°), l’angolo naso-labiale (90°-132°) e l’angolo naso-mentale (120°-132°). Inoltre il<br />
dorso del naso, nella sua visione laterale, è contenuto tra il nasion ed il punto<br />
pronasale, la sua inclinazione è data dall’angolo naso-facciale e la lunghezza ideale è<br />
<strong>di</strong> 45 mm nelle donne e 49 mm negli uomini.<br />
Scelta ed applicazione corretta della strategia terapeutica<br />
Per la realizzazione della rinoplastica nel corso degli anni sono state messe a punto<br />
numerose tecniche operatorie, ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi ma, nel<br />
riba<strong>di</strong>re la necessità <strong>di</strong> un bagaglio teorico-pratico il più ampio possibile, è giusto che<br />
il chirurgo plastico si affi<strong>di</strong> al metodo per il quale “sente” maggiore esperienza,<br />
sicurezza e facilità <strong>di</strong> esecuzione. La richiesta più comune è quella <strong>di</strong> ridurre, snellire<br />
il naso e la tecnica chirurgica prevede il rimodellamento completo dell’architettura<br />
osteo-cartilaginea dalla punta al dorso attraverso una incisione vestibolare (la parte<br />
interna delle narici) e dunque non visibile all’esterno. In casi particolari<br />
(reinterventi, soggetti politraumatizzati) può essere utile il metodo “open” che<br />
utilizza una piccola incisione nella columella per realizzare uno scollamento ampio<br />
del rivestimento cutaneo ed una visione <strong>di</strong>retta delle strutture anatomiche da<br />
correggere. Meno frequente è la rinoplastica “ad<strong>di</strong>tiva” necessaria nei casi clinici con<br />
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