Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Ustioni e congelamenti<br />
me<strong>di</strong>cazione una particolare preparazione e somministrazione <strong>di</strong> analgesici, capaci <strong>di</strong><br />
peggiorare le con<strong>di</strong>zioni generali. L’infezione del tessuto <strong>di</strong> granulazione è<br />
facilissima: i coaguli e l’essudato rappresentano un pabulum ideale per la crescita e<br />
lo sviluppo <strong>di</strong> qualsiasi tipo <strong>di</strong> germi. La leggera febbre del periodo <strong>di</strong>strofico subisce<br />
allora improvvise e violente riaccensioni, che talvolta durano settimane. La<br />
complicanza maggiore e più grave però è rappresentata dall’emorragia. Emorragie<br />
violente, provocate dalle me<strong>di</strong>cazioni, e le continue piccole emorragie <strong>di</strong> ogni giorno<br />
che si manifestano ai più modesti traumi. Se a tutto questo aggiungiamo l’anoressia,<br />
cui sovente il paziente è preda, l’interessamento delle “aree <strong>di</strong> crisi”, che complica<br />
la introduzione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> e ostacola le anestesie, le trombosi dei tronchi venosi più<br />
facilmente reperibili, qualche embolo polmonare, si può comprendere l’importanza<br />
clinica e la gravità <strong>di</strong> questo periodo terminale dell’ustione. Ai <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
ustione fanno riscontro tipici quadri anatomo-patologici, cui corrispondono<br />
caratteristici aspetti evolutivi.<br />
L’ustione <strong>di</strong> I grado è istologicamente caratterizzata da uno slaminamento dello<br />
strato corneo, edema dermico, <strong>di</strong>latazione vasale. I vasi sono zaffati da emazie, fuse<br />
in ammassi. La reazione leucocitaria è precoce. Si tratta dunque <strong>di</strong> lesioni reversibili.<br />
Nella ustione <strong>di</strong> II grado l’elemento bolloso presenta un tetto o volta, formato<br />
dall’epidermide, sollevato in toto e un pavimento costituito dalle papille del derma,<br />
denudato dall’epitelio o con qualche residua cellula basale degenerata. Le cellule<br />
dello strato malpighiano sono tumide ed edematose con evidenti alterazioni della<br />
trama nucleare. Nel derma si nota accumulo <strong>di</strong> edema, tumefazione e <strong>di</strong>ssociazione<br />
dei fasci collageni, <strong>di</strong>latazioni vasali e linfatiche. Col passar del tempo appare, ai<br />
margini, una reazione istioleucocitaria, con carattere reattivo e demarcante. La<br />
riparazione è piuttosto rapida, completandosi nel giro <strong>di</strong> 2-3 settimane. Essa avviene<br />
a partenza dai margini o dagli annessi cutanei rimasti indenni anche al centro della<br />
lesione. L’aspetto della cute,avvenuta la riparazione, è quasi sempre iperemico,<br />
sottile e ipotrofico. L’evenienza <strong>di</strong> una cicatrice cheloidea è rara ma non esclusa.<br />
Nella ustione <strong>di</strong> III grado l’epidermide e il derma sono interessati da fenomeni <strong>di</strong><br />
necrosi massiva. Lo strato epidermico appare uniformemente pallido e coagulato in<br />
una massa unica col derma. I vasi superficiali e profon<strong>di</strong> del corion sono trombosati.<br />
La reazione istio-leucocitaria è intensa e si approfonda al <strong>di</strong> sotto della zona<br />
ricoperta dall’escara. Ogni tipo <strong>di</strong> fibra è <strong>di</strong>strutto. La rigenerazione avviene<br />
attraverso i seguenti sta<strong>di</strong>:<br />
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