Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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L’invecchiamento cutaneo<br />
espressione del gene per l’elastina che determina la scomparsa del tessuto elastico<br />
nel derma.<br />
Teoria dello stress ossidativo<br />
Lo stress ossidativo costituisce una teoria, relativa all’invecchiamento, alternativa a<br />
quella della senescenza cellulare. Il programma ge<strong>net</strong>ico alla base<br />
dell’invecchiamento cutaneo biologico è caratterizzato da geni sensibili allo stato<br />
redox della cellula, ciò suggerisce che l’invecchiamento è fortemente influenzato da<br />
stress ossidativi. E’ noto che l’epidermide possiede una attività antiossidante<br />
estremamente efficiente e superiore a quella rilevata in molti tessuti. La riduzione <strong>di</strong><br />
tale efficienza è stata proposta come fattore importante per l’invecchiamento.<br />
Comunque, il ruolo della ridotta capacità antiossidante nella pelle invecchiata è<br />
ancora molto controverso. Da una parte, in tale con<strong>di</strong>zione, molti stu<strong>di</strong> scientifici<br />
descrivono una riduzione <strong>di</strong> alcuni enzimi come Cu, Zn-superossido<strong>di</strong>smutasi (SOD),<br />
catalasi e glutatione per ossidasi, dall’altra altri suggeriscono che l’invecchiamento<br />
cutaneo non sia dovuto ad un generale declino nella capacità antiossidante.<br />
Comunque tutti sono concor<strong>di</strong> nel sostenere che l’accumulo <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali liberi durante<br />
la vita molto probabilmente promuove l’invecchiamento cellulare poiché i<br />
meccanismi cosiddetti “scavenging” (spazzini), non sono efficienti al 100% ad ogni<br />
sta<strong>di</strong>o della vita. Tale considerazione è sostenuta da un recente stu<strong>di</strong>o in cui è<br />
<strong>di</strong>mostrata la maggiore vulnerabilità <strong>di</strong> fibroblasti provenienti da soggetti anziani alla<br />
presenza <strong>di</strong> proteine ossidate generate da stress ossidativo e la loro incapacità nel<br />
rimuoverle efficientemente quanto i fibroblasti <strong>di</strong> soggetti giovani.<br />
Invecchiamento estrinseco<br />
L’accumulo <strong>di</strong> danni provocati dall’interazione con fattori ambientali (per es.<br />
esposizione all’umi<strong>di</strong>tà per l’inizio della osteoartrosi) o dallo stile <strong>di</strong> vita (per es.<br />
mancanza <strong>di</strong> esercizio per l’invecchiamento del muscolo scheletrico) può essere<br />
definito come invecchiamento accelerato o estrinseco. Negli organismi superiori, in<br />
particolare nell’uomo, l’invecchiamento cutaneo è molto legato allo stile <strong>di</strong> vita.<br />
Sono stati identificati molti fattori che intervengono a tale proposito: ra<strong>di</strong>azione<br />
solare, infezioni <strong>di</strong> microrganismi, forze gravitazionali, campi elettromag<strong>net</strong>ici,<br />
alimentazione, stress psicologici, fumo <strong>di</strong> sigarette e altri inquinanti aerei, anossia,<br />
ferite e traumi. L’invecchiamento estrinseco è un processo biologico complesso che<br />
coinvolge i vari strati della pelle con danni maggiori a carico del tessuto con<strong>net</strong>tivo<br />
del derma. Tale forma (tipologia) d’invecchiamento risulta principalmente dovuto<br />
all’esposizione alla luce ultravioletta e per tale motivo è chiamato anche<br />
fotoinvecchiamento (photoageing).<br />
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