Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Cicatrice ipertrofica e cheloide<br />
Cicatrici patologiche<br />
La cicatrice ipertrofica ed il cheloide sono proliferazioni <strong>di</strong> tessuto fibroso cutaneo<br />
conseguenti ad un trauma o ad un evento infiammatorio locale. La prima insorge<br />
circoscritta nella sede primaria della lesione mentre il cheloide interessa anche le<br />
aree a<strong>di</strong>acenti. Materiale estraneo esogeno o endogeno nell’area traumatizzata o<br />
sede <strong>di</strong> un evento infiammatorio, un trauma, infezioni batteriche locali e particolari<br />
regioni anatomiche (pa<strong>di</strong>glioni auricolari, collo, spalle, tronco superiore) possono<br />
favorire lo sviluppo delle due anomalie cicatriziali. Esistono anche fattori generali<br />
pre<strong>di</strong>sponenti <strong>di</strong> tipo familiare (autosomici dominanti e recessivi) e <strong>di</strong> tipo razziale.<br />
Le neoformazioni insorgono dopo qualche mese dall’evento traumatico o<br />
infiammatorio come papule o placche rilevate, <strong>di</strong> color rosa-rosso, dure, <strong>di</strong> forma<br />
sovrapponibile alla lesione primitiva traumatica. In questa fase non è possibile<br />
<strong>di</strong>stinguere una cicatrice ipertrofica da un potenziale cheloide. La crescita può<br />
cessare dopo qualche mese oppure continuare in maniera anche intermittente per<br />
tempi più lunghi. La cicatrice rimane sempre ben circoscritta, mentre il cheloide<br />
dopo qualche mese si estende oltre l’area originale. Entrambe le lesioni possono<br />
essere pruriginose ed il cheloide viene spesso associato a dolore e parestesia locale.<br />
Alcune volte soprattutto i cheloi<strong>di</strong> possono essere particolarmente sfiguranti e<br />
inabilitanti. Grossi cheloi<strong>di</strong> sono stati descritti in pazienti affetti da sclerosi<br />
sistemica, da progeria, da pachidermoperiostosi e da altre rare sindromi complesse.<br />
La cicatrice anomala comincia generalmente a svilupparsi nelle settimane subito<br />
dopo il danno, mentre il cheloide si può sviluppare fino ad un anno più tar<strong>di</strong>.<br />
Istologicamente la <strong>di</strong>fferenza tra cicatrice ipertrofica e cheloide è minima, tutte e<br />
due <strong>di</strong>fferiscono dalla cicatrice normotrofica per la ricca vascolarizzazione, per l’alta<br />
densità del mesenchima e per l’ addensamento dello strato dermico. Le fibre <strong>di</strong><br />
collagene sono organizzate in un vortice, inoltre la sostanza mucinosa è presente in<br />
grande quantità nei cheloi<strong>di</strong> ma la densità dei fibroblasti è minore che nelle cicatrici<br />
ipertrofiche. La microscopia a scansione elettronica mostra la <strong>di</strong>fferenza morfologica<br />
ultrastrutturale nelle cicatrici ipertrofiche che hanno fibre collagene meno marcate<br />
che nella cute normale o cicatriziale. Si osserva altresì che nelle cicatrici<br />
ipertrofiche le fibre collagene sono accorciate e sono <strong>di</strong>sposte in modo ondulato.<br />
I cheloi<strong>di</strong> sono sempre meno organizzati e presentano larghe e irregolari fibre<br />
collagene e ridotta <strong>di</strong>stanza interfibrillare. Il nodulo <strong>di</strong> collagene è assente nelle<br />
cicatrici mature, ma è presente nelle cicatrici ipertrofiche e nei cheloi<strong>di</strong>, contiene<br />
un’ alta densità <strong>di</strong> fibroblasti e le fibrille del collagene sono uni<strong>di</strong>rezionali ed<br />
estremamente orientate. Biochimicamente si osservano marcate <strong>di</strong>fferenze tra la<br />
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