Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Lesioni da ra<strong>di</strong>azioni ionizzanti<br />
a favore <strong>di</strong> una donna che si <strong>di</strong>chiarava affetta da una rara ma non ben precisata<br />
malattia del tessuto con<strong>net</strong>tivo complicanza dell'intervento chirurgico. Il 10 febbraio<br />
1992 la FDA sosteneva che le protesi al silicone dovevano essere rimosse dal mercato<br />
ed utilizzate unitamente nelle mastectomizzate e nelle volontarie da inserire in<br />
protocolli <strong>di</strong> sperimentazione. Il 16 aprile 1992 il Commissario Governativo Kessler<br />
pose <strong>di</strong> fatto le protesi in gel <strong>di</strong> silicone fuori legge (con le eccezioni descritte in<br />
precedenza) ma consentiva l'uso degli impianti con soluzione salina. E’ facile<br />
prevedere come nei mesi successivi a tali <strong>di</strong>sposizioni si avviasse un fitto<br />
contrad<strong>di</strong>torio nella comunità scientifica americana ed internazionale: ricerche e<br />
trials multicentrici affermavano o negavano la relazione tra una malattia locale e/o<br />
sistematica secondaria alla presenza del silicone ma nessun autore ha mai ventilato<br />
un nesso <strong>di</strong> causalità con il cancro della mammella. Già nel 1991 un gruppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
della Dow Corning segnalava la possibilità <strong>di</strong> una risposta immunologica al silicone ma<br />
allo stesso tempo affermava che un'ampia revisione clinico-sperimentale non<br />
produceva risultati convincenti sul contatto cronico dell'organismo umano con<br />
materiale siliconato e l'insorgenza <strong>di</strong> patologie del con<strong>net</strong>tivo o tipo reumatico.<br />
Anche la sperimentazione animale non ebbe miglior fortuna perché la<br />
somministrazione sottocute <strong>di</strong> silicone liquido nei ratti produceva solo sarcomi,<br />
tumori molto frequenti in questi animali se esposti ad una sostanza irritante e<br />
l'inserimento <strong>di</strong> vere e proprie protesi in cani da esperimento <strong>di</strong>mostrava solo una<br />
aspecifica, cronica reazione infiammatoria del tessuto circostante. Nel 1993 F. Vasey<br />
reumatologo della University of South Florida College of Me<strong>di</strong>cine, in un suo libro<br />
affermava che la <strong>di</strong>ffusione del silicone nell' organismo sarebbe stata in grado <strong>di</strong><br />
scatenare fenomeni autoimmunitari ma i controlli <strong>di</strong> laboratorio condotti su donne<br />
operate non segnalavano valori apprezzabili <strong>di</strong> autoanticorpi. Dello stesso parere era<br />
Nir Kossovsky patologo della Ucla Me<strong>di</strong>caI Center secondo il quale il silicone sarebbe<br />
in grado <strong>di</strong> legarsi con "molecole native alterate" costituendo un complesso in grado<br />
<strong>di</strong> evocare una reazione immunitaria prima ed una malattia autoimmunitaria<br />
successivamente. In sintonia con gli Autori precedenti era anche Marc Lappè patologo<br />
sperimentale della University of Illinois School of Farmacy che pubblicò la sua teoria<br />
per la quale il silicone costituirebbe un "trigger" per una "overstimulation" del sistema<br />
immunitario. Oggi, alla luce delle più recenti acquisizioni in materia, è possibile<br />
ritenere che le molecole <strong>di</strong> silicone siano in grado <strong>di</strong> stimolare reazioni antigene-<br />
anticorpo ma questo non significa che abbiano la potenzialità <strong>di</strong> indurre malattie del<br />
tessuto con<strong>net</strong>tivo e la stessa reazione infiammatoria non coincide con una reazione<br />
immunitaria specifica ovvero autoimmunitaria. Comunque nel 1994 il British<br />
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