Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Introduzione<br />
CENNI STORICI<br />
Le origini della chirurgia in Italia trovano le loro ra<strong>di</strong>ci in due<br />
<strong>di</strong>scendenze: il ramo greco con le scuole della Magna Grecia, <strong>di</strong> cui è<br />
giusto ricordare la scuola <strong>di</strong> Agrigento (Empedocle), <strong>di</strong> Catania<br />
(Filistone) e <strong>di</strong> Crotone (Alcmeone e Democede) ed il ramo etrusco<br />
<strong>di</strong> cui si sa poco e niente ma che sicuramente doveva avere valenti<br />
chirurghi a giu<strong>di</strong>care dagli strumenti estremamente raffinati<br />
ritrovati dagli archeologi. Da queste due culture trae le sue origini la chirurgia<br />
dell'antica Roma che per <strong>di</strong>versi secoli non conobbe gloria per la bassa considerazione<br />
che i Romani avevano della me<strong>di</strong>cina in generale a tal punto che l’esercizio era<br />
lasciato agli schiavi greci ed ai plebei. Successivamente Giulio Cesare <strong>di</strong>ede i <strong>di</strong>ritti<br />
politici ai me<strong>di</strong>ci e più tar<strong>di</strong> l'imperatore Augusto incrementò il loro stato sociale<br />
esentandoli dal pagamento delle tasse. In questo periodo troviamo il primo lavoro<br />
che parla <strong>di</strong> <strong>Chirurgia</strong> <strong>Plastica</strong>: il "De re me<strong>di</strong>ca" <strong>di</strong> Aulo Cornelio Celso (25 a.C. – 50<br />
d.C.) nel quale sono descritti alcuni principi fondamentali della specialità ovvero<br />
osservazioni sulla tensione dei margini della ferita (“…non vi cogendum est...”) e<br />
sull'uso <strong>di</strong> lembi per riparare per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> sostanza tegumentarie ("...neque enim<br />
creatur ibi corpus, sed ex vicino adducitur..."). Durante il periodo imperiale la<br />
chirurgia venne fortemente stimolata come testimoniano i ritrovamenti nella "Casa<br />
del chirurgo" <strong>di</strong> Pompei e nel II secolo Galeno (131-199 d.C.) scrisse un trattato <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>cina in 20 volumi nei quali si ritrovano anche attente <strong>di</strong>ssertazioni sul labbro<br />
leporino e sulla ipospa<strong>di</strong>a. Nel secolo successivo fu molto popolare Antillo e con le<br />
testimonianze <strong>di</strong> Oribasio (me<strong>di</strong>co dell'imperatore Giuliano l'Apostata), sappiamo che<br />
erano praticati con successo interventi sulle palpebre, guance, fronte e naso secondo<br />
i principi co<strong>di</strong>ficati da Celso. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, e l'<br />
avvento della cultura bizantina, compaiono i primi ospedali e tra i me<strong>di</strong>ci spicca<br />
Paolo <strong>di</strong> Aegina (625-690) che riprende i concetti <strong>di</strong> Celso per riparare l'ernia<br />
inguinale. Ma in questo periodo l'influenza della Chiesa inasprisce la separazione ed il<br />
conflitto fra me<strong>di</strong>cina e chirurgia: da un lato il concetto <strong>di</strong> compassione per il malato<br />
e la reverenza a Cristo come Taumaturgo fanno aumentare la cura per il paziente,<br />
dall'altro la <strong>di</strong>sapprovazione della Chiesa per le incisioni sanguinarie ("...ecclesia<br />
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