Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Laserchirurgia cutanea<br />
loro inestetismo ovvero il consenso informato. Tutti i soggetti debbono possedere una<br />
precisa documentazione fotografica prima del protocollo terapeutico e ai controlli<br />
prima della seduta successiva. La cadenza delle applicazioni varia da 4 a 6 settimane<br />
l’una dall’altra. I soggetti vanno fatti radere a domicilio tre giorni prima del<br />
trattamento: in caso <strong>di</strong> depilazione con ceretta sarebbero opportuni tempi<br />
leggermente più lunghi. Il numero delle sedute è generalmente compreso tra 6 e 9<br />
sedute essendo <strong>di</strong> norma minore nei soggetti con fototipo più scuro. Anche le energie<br />
impiegate variano in funzione del fototipo e del laser impiegato (ad esempio 30J/cm²<br />
nei soggetti scuri e 45-60J/cm² nei soggetti chiari per il Nd:Yag laser). Il dolore che<br />
si associa alle alte energie è generalmente ben tollerato sia per l’utilizzo del sistema<br />
<strong>di</strong> refrigerazione che per la notevole motivazione dei soggetti in cura. Refrigerare il<br />
campo operativo è fondamentale anche per ridurre l’incidenza degli effetti<br />
collaterali. Il trattamento con il laser determina<br />
certamente un miglioramento del quadro clinico sia in<br />
termini <strong>di</strong> riduzione quantitativa dei peli che del loro<br />
spessore. La percentuale <strong>di</strong> rarefazione dei peli<br />
superflui (10-15% a seduta) è stata stimata tra il 30 ed<br />
il 75% e <strong>di</strong>pende ovviamente dal tipo <strong>di</strong> sorgente<br />
impiegata e dal fototipo. Il follow up me<strong>di</strong>o a 18 mesi <strong>di</strong>mostra risultati stabili.<br />
L'utilizzo della fototerapia nella psoriasi con ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette A (UVA)<br />
impiegate da sole o in associazione con psoraleni (PUVA) e/o retinoi<strong>di</strong> (RePUVA) è<br />
ampiamente conosciuta ed è ritenuta valida seppure con le limitazioni dovute alla<br />
possibile insorgenza <strong>di</strong> effetti collaterali come la carcinogenesi cutanea. L'impiego<br />
delle ra<strong>di</strong>azioni UVB ha rivoluzionato il trattamento fototerapico nella malattia<br />
psoriasica grazie anche alla messa a punto <strong>di</strong> apparecchi ad azione selettiva in grado<br />
<strong>di</strong> ottenere bande <strong>di</strong> emissioni sempre più ristrette e dunque piùefficaci così come la<br />
possibilità <strong>di</strong> combinare terapie fisiche e farmacologiche (psoraleni, ciclosporina,<br />
etc.) ha consentito <strong>di</strong> ridurre la concentrazione cumulativa <strong>di</strong> UVB limitando la<br />
tossicità dei farmaci stessi. Nell'ambito delle ra<strong>di</strong>azioni ultraviolette <strong>di</strong> tipo B, il<br />
trattamento con la luce monocromatica ad eccimeri a 308 nm (MEL) rappresenta una<br />
delle novità terapeutiche più recenti in grado <strong>di</strong> offrire eccellenti risposte cliniche<br />
sulla base <strong>di</strong> una drastica <strong>di</strong>minuzione dei livelli <strong>di</strong> citochine infiammatorie sulla cute<br />
psoriasica. A conclusione <strong>di</strong> tutto quanto sopra riteniamo opportune alcune<br />
considerazioni sulle complicanze e sui rischi correlati all'utilizzo dei sistemi laser.<br />
Ipopigmentazioni, iperpigmentazioni, cicatrici patologiche o depresse, infezioni,<br />
insuccessi, sono eventi indesiderati ma che sono purtroppo parte integrante della<br />
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