Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Laserchirurgia cutanea<br />
<strong>di</strong>mensioni e forme (trapezoidali, esagonali, romboidali, rettangolari e quadrate) che<br />
permettono <strong>di</strong> velocizzare notevolmente il lavoro. Le energie utilizzate sono variabili<br />
da 30 a 75J/cm² a seconda della sede anatomica e del fototipo. In realtà per la<br />
maggioranza dei soggetti vengono impiegate energie comprese tra 30 e 60 J/cm²,<br />
considerando che il ricorrere a fluenze maggiori comporta <strong>di</strong> solito eccessivo dolore<br />
per il paziente: per l’analgesia è stato utilizzato il sistema refrigerante ad aria o da<br />
contatto. Gli effetti collaterali possibili sono simili a quelli riportati per i laser rubino<br />
ed Alessandrite, ma con una incidenza inferiore. Il laser a <strong>di</strong>odo (810nm) con spot<br />
fino a 9mm (molto utilizzato è quello da 4mm), con o senza scanner, fluenze me<strong>di</strong>e<br />
<strong>di</strong> 10-40J/cm² e durata dell’impulso variabile da 40 a 250 msec, rappresenta una<br />
delle innovazioni tecnologiche più recenti nel campo dell’epilazione con risultati<br />
generalmente brillanti e scarsa incidenza <strong>di</strong> effetti collaterali. Un altro sistema<br />
molto interessante attualmente è l’IPL (luce pulsata) che rappresenta una delle<br />
ultime novità nel campo della fototerapia anche se tecnicamente non si dovrebbe<br />
considerare un vero e proprio laser. Si tratta, infatti, <strong>di</strong> una luce pulsata intensa che<br />
emette uno spettro <strong>di</strong> luce continua con fluenze che possono variare tra i 500 e 1200<br />
nm, anche se i filtri usati più <strong>di</strong> frequente sono compresi tra i 510 e 695 nm per una<br />
durata dell’impulso variabile tra i 2 e i 25 msec per spot. La luce pulsata offre una<br />
vasta possibilità <strong>di</strong> utilizzo in varie lesioni cutanee ma l’in<strong>di</strong>cazione più interessante<br />
dell’IPL è, comunque, il fotoringiovanimento che si può realizzare grazie alle<br />
mo<strong>di</strong>fiche del tessuto con<strong>net</strong>tivo e alla stimolazione del collagene indotta dalla<br />
pe<strong>net</strong>razione della luce. Buoni risultati si possono ottenere anche nel trattamento <strong>di</strong><br />
numerosi tipi <strong>di</strong> lesioni vascolari e pigmentarie. La luce pulsata, altresì, presenta<br />
notevoli vantaggi applicativi nel campo dell’epilazione in quanto consente <strong>di</strong><br />
interagire con la melanina presente nei peli castani e neri con una specificità<br />
leggermente inferiore rispetto a quella del laser Nd:Yag. Viceversa nelle strutture<br />
che contengono poca melanina o feomelanina (bion<strong>di</strong> e rossi) l’IPL consente risultati<br />
decisamente superiori rispetto agli altri laser. Uno dei limiti applicativi consiste nella<br />
necessità della perfetta conoscenza, da parte dell’operatore, dei parametri <strong>di</strong><br />
impostazione dello strumento in quanto gli effetti collaterali <strong>di</strong> tipo pigmentario e<br />
cicatriziali, in caso <strong>di</strong> erroneo impiego, potrebbero dar luogo ad esiti permanenti.<br />
Esistono in commercio anche apparecchiature combinate che permettono <strong>di</strong> lavorare<br />
contemporaneamente con lunghezze d’onda emesse dall’IPL e dal Nd:Yag laser. Per<br />
tutti i pazienti è opportuno compilare una scheda che riporti in maniera dettagliata<br />
dati anamnestici che riguardano eventuali patologie ed in particolare androgeno<br />
correlate o comunque endocrine, le terapie recenti o in atto e le se<strong>di</strong> anatomiche del<br />
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