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Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net

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Innesti e lembi<br />

b) ha minore tendenza alla iperpigmentazione;<br />

c) la copertura è, dal punto <strong>di</strong> vista funzionale, migliore.<br />

L’innesto a tutto spessore viene generalmente impiegato per la definitiva copertura,<br />

per esempio, <strong>di</strong> una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza del viso, laddove si ritiene <strong>di</strong> poter ottenere<br />

un risultato estetico migliore rispetto all’uso <strong>di</strong> un lembo <strong>di</strong> vicinanza, oppure<br />

quando ciò non è possibile o facilmente realizzabile. Questi tipi <strong>di</strong> trapianto offrono<br />

la soluzione ideale per la ricostruzione, per esempio, delle palpebre, dove la<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tessitura e colore è praticamente in<strong>di</strong>stinguibile. Altra in<strong>di</strong>cazione<br />

estremamente importante è rappresentata dalla copertura <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti residuati dalla<br />

escissione <strong>di</strong> neoplasie cutanee, in particolare quelle situate nel <strong>di</strong>stretto cefalico.<br />

Le cause principali <strong>di</strong> fallimento <strong>di</strong> questa meto<strong>di</strong>ca sono rappresentate da:<br />

a) Ematoma;<br />

b)Fattori meccanici esterni (insufficiente immobilizzazione ed improprio bendaggio);<br />

c) Necrosi del letto ricevente (è sconsigliabile apporre un innesto <strong>di</strong>rettamente sul<br />

tessuto a<strong>di</strong>poso, in quanto questo è assai povero <strong>di</strong> vasi);<br />

d) Infezione.<br />

L'area cruentata dal prelievo <strong>di</strong> un lembo epidermico ripara spontaneamente nello<br />

spazio <strong>di</strong> 8-10 giorni, grazie ad una rapida proliferazione dell'epitelio partente dai<br />

lumi delle ghiandole sudoripare e sebacee e dai margini della lesione. La stessa area<br />

donatrice può essere utilizzata per un successivo prelievo a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tre settimane<br />

dal primo. Un tempo analogo è necessario per la guarigione <strong>di</strong> un'area sottoposta al<br />

prelievo <strong>di</strong> un trapianto a 1/3 <strong>di</strong> spessore. Anche in questo caso è possibile<br />

riutilizzare l'area donatrice a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un mese circa per un successivo prelievo e<br />

ciò si spiega con la <strong>di</strong>minuzione nel numero dei lumi ghiandolari che si incontrano<br />

negli strati più profon<strong>di</strong> del derma. Non raramente la guarigione <strong>di</strong> queste aree<br />

donatrici si verifica con la partecipazione <strong>di</strong> processi con<strong>net</strong>tivali che tendono a<br />

lasciare qualche esito cicatriziale. Le aree scelte per il prelievo <strong>di</strong> un trapianto<br />

cutaneo a tutto spessore guariscono, in rapporto alla loro estensione, me<strong>di</strong>ante<br />

l'affrontamento e la sutura <strong>di</strong>retta dei margini; quando ciò non sia possibile me<strong>di</strong>ante<br />

il trasferimento <strong>di</strong> un trapianto libero a mezzo spessore prelevato in altra sede.<br />

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