Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Tumori maligni della cute<br />
basocellulare si presenta come una lesione papulosa o nodulare, con peculiare tinta<br />
cerea, spesso solcata da teleangectasie e delimitata da caratteristiche perle<br />
epiteliomatose. In relazione alla variante clinica e alla fase <strong>di</strong> crescita, si possono<br />
evidenziare aspetti nodulari, erosivo-ulcerativi a superficie crostosa, pigmentari,<br />
sclerodermiformi, e/o simil eczematoi<strong>di</strong>. Le forme cliniche sono quin<strong>di</strong> la nodulare,<br />
che è quella più frequente, la superficiale, la sclerodermiforme, la pigmentata, e<br />
l’ulcerativa. Sono possibili forme multiple nel 30% dei soggetti. La testa ed il collo<br />
sono le se<strong>di</strong> dove insorge più <strong>di</strong> frequente (85%) seguite dal tronco e dagli arti (15%).<br />
Eccezionalmente la neoplasia da metastasi, prima ai linfono<strong>di</strong>, poi agli organi interni.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista istopatologico l’aspetto più significativo è rappresentato dalla<br />
proliferazione <strong>di</strong> lobuli e trabecole <strong>di</strong> cellule basalioi<strong>di</strong>, simili per morfologia alle<br />
cellule basale dell’epidermide o delle guaine del follicolo pilifero, con caratteristica<br />
<strong>di</strong>sposizione a palizzata periferica, che dall’epidermide si affondano nel derma. Il<br />
grado <strong>di</strong> cheratinizzazione, inteso come la capacità delle cellule neoplastiche <strong>di</strong><br />
produrre cheratina, è in genere basso o nullo. Da segnalare un’evidente reazione<br />
dello stroma che circonda i lobuli neoplastici, evento che partecipa del basso grado<br />
<strong>di</strong> invasività del tumore. Aspetti istologici peculiari aggiuntivi sono da ricondurre alle<br />
<strong>di</strong>verse forme cliniche. La prognosi è buona e l’incidenza <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>ve è pari al circa<br />
5%. La scelta della terapia <strong>di</strong>pende da <strong>di</strong>versi fattori quali <strong>di</strong>mesione, sede, variante<br />
anatomo-clinica, con<strong>di</strong>zioni del paziente, preferenza del paziente, manualità<br />
dell’operatore. L’asportazione chirurgica consente una guarigione del 98-99% con un<br />
adeguato controllo dei margini <strong>di</strong> asportazione. Terapia foto<strong>di</strong>namica, crioterapia,<br />
curettage ed elettrochirurgia, ra<strong>di</strong>oterapia, vengono impiegati con successo. Tra le<br />
terapie me<strong>di</strong>che proposte ricor<strong>di</strong>amo infiltrazioni locoregionali <strong>di</strong> interferone -2b,<br />
applicazioni topiche <strong>di</strong> 5-fluorouracile. Recentemente, nuove esperienze ancora<br />
sperimentali hanno proposto l’uso <strong>di</strong> imiquimod al 5%, tazarotene allo 0.1%,<br />
<strong>di</strong>clofenac ialuronato al 3%.<br />
IL MELANOMA<br />
Il melanoma è una neoplasia maligna che deriva<br />
dal melanocita e si localizza nella grande<br />
maggioranza dei casi a livello della cute, pur<br />
potendo originare in altre se<strong>di</strong> quali esofago,<br />
retto, meningi e uvea. L’incidenza del melanoma<br />
cutaneo sta aumentando significativamente in tutti<br />
i Paesi del mondo, pur avendo variazioni significative in relazione alla latitu<strong>di</strong>ne e<br />
alla razza. La prevalenza è <strong>di</strong> 45 casi per anno per 100.000 abitanti in Australia e<br />
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