Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net
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Le ferite <strong>di</strong>fficili<br />
L’essudato delle ferite croniche inoltre è <strong>di</strong>verso, da un punto <strong>di</strong> vista biochimico, da<br />
quello delle ferite acute: rallenta o ad<strong>di</strong>rittura blocca la proliferazione <strong>di</strong> cellule<br />
come i cheratinociti, i fibroblasti e le cellule endoteliali che sono essenziali per il<br />
processo <strong>di</strong> guarigione della ferita. Diversamente da quanto succede per le ferite<br />
acute, l’essudato delle ferite croniche:<br />
inibisce la proliferazione dei fibroblasti<br />
impe<strong>di</strong>sce l’adesione cellulare e la migrazione delle cellule e attraverso il letto<br />
della ferita<br />
mantiene la risposta infiammatoria attraverso livelli elevatì <strong>di</strong> citochine<br />
proinfiammatorìe<br />
contiene macromolecole che, inibendo i fattori dì crescita, bloccano la<br />
proliferazione cellulare contiene livelli elevati <strong>di</strong> metalloproteasi <strong>di</strong> matrice o MPM<br />
che <strong>di</strong>struggono o alterano la matrice neoformata.<br />
Dal momento che l’essudato delle ulcere croniche può ridurre le possibilità <strong>di</strong><br />
guarigione, risulta chiara la necessità <strong>di</strong> intervenire sul letto della ferita per<br />
ripristinare l’ambiente adatto affinché la guarigione possa realizzarsi. E’<br />
fondamentale dunque trattare adeguatamente le “ferite <strong>di</strong>fficili” poiché una lesione<br />
cutanea che rimane aperta per troppo tempo:<br />
obbliga quoti<strong>di</strong>anamente alle me<strong>di</strong>cazioni (proce<strong>di</strong>mento che richiede tempo e<br />
denaro);<br />
provoca un dolore continuo<br />
espone al rischio <strong>di</strong> contrarre infezioni che richiedono ulteriori cure.<br />
Le piaghe da decubito<br />
Le piaghe da pressione originano da un complesso<br />
processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione dei tessuti. I termini: piaghe da<br />
pressione, ulcere da decubito e piaghe da decubito<br />
sono stati usati come sinonimi per riferirsi alle<br />
ulcerazioni dei tessuti comunemente osservate nei<br />
pazienti debilitati. Il termine decubito deriva dalla<br />
parola latina “decumbere” che significa “giacere <strong>di</strong>steso” e sebbene questo termine<br />
possa essere appropriato per i pazienti che sono costretti a letto non descrive<br />
correttamente le ulcere dei pazienti che sono mobili. Poiché il processo fisiologico<br />
comune è la pressione continua, piaghe da “pressione” è il miglior termine<br />
descrittivo. In aggiunta alla pressione continua, i fattori che contribuiscono alla<br />
formazione delle piaghe da pressione includono: alterata percezione sensoriale,<br />
incontinenza, esposizione all’umi<strong>di</strong>tà, alterata attività e mobilità, frizione e forze <strong>di</strong><br />
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