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Lezioni di Chirurgia Plastica - Skuola.net

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Argomenti <strong>di</strong> chirurgia estetica<br />

all’esercizio fisico”: il paziente ideale è giovane o <strong>di</strong> “mezza età” con motivazioni<br />

“<strong>di</strong> realtà”, in buona salute, con un peso corporeo vicino a quello fisiologico, con una<br />

adeguata elasticità cutanea e con una minima lassità dell’unità anatomica<br />

cute/grasso superficiale/sistema fasciale superficiale. L’esame obiettivo locale è un<br />

momento importante nella valutazione del paziente ed utilizza 3 criteri semeiologici<br />

principali:<br />

- pinch test: con il “pinzamento” del tessuto a<strong>di</strong>poso, prima e dopo contrazione<br />

muscolare, vengono comparati i profili anatomici e lo spessore del grasso.<br />

Se è riscontrabile una sensibile riduzione volumetrica con la contrazione muscolare,<br />

ed il pinzamento <strong>di</strong>mostra depositi a<strong>di</strong>posi minimi, la lipoaspirazione è<br />

controin<strong>di</strong>cata;<br />

- lift test: è utile per oggettivare la morfologia dell’unità anatomica cute-grasso<br />

superficiale-fascia superficiale. Nell’esame clinico se la quantità <strong>di</strong> cute e grasso<br />

preso con le mani è adeguata e <strong>di</strong>mostra un buon ritorno dopo aver lasciato la presa,<br />

il soggetto è can<strong>di</strong>dabile all’intervento. In circostanze <strong>di</strong>verse si dovrà optare per<br />

soluzioni terapeutiche alternative.<br />

- driver test: il test è particolarmente in<strong>di</strong>cato nello screening delle a<strong>di</strong>posità<br />

addominali. Il paziente viene fatto inclinare in avanti nella posizione del “tuffatore”:<br />

se il volume non si mo<strong>di</strong>fica sostanzialmente c’è<br />

l’in<strong>di</strong>cazione ad una lipoexeresi, in caso contrario<br />

sarà più opportuno ricorrere ad una dermolipectomia<br />

(addominoplastica) anche associata ad una<br />

liposuzione. L’intervento chirurgico è sempre<br />

preceduto da una accurata mappatura delle aree da<br />

trattare che vengono in<strong>di</strong>viduate e circoscritte con una penna dermografica a<br />

paziente in pie<strong>di</strong>. La scelta del tipo <strong>di</strong> anestesia viene concordato con l’anestesista in<br />

relazione al caso clinico, al volume <strong>di</strong> tessuto a<strong>di</strong>poso da rimuovere, all’età ed al<br />

profilo psicologico del paziente. Le incisioni per introdurre le cannule sono piccole<br />

(3-5 mm), in genere posizionate nelle pieghe cutanee naturali e l’aspirazione vera e<br />

propria, a tunnel incrociati, è preceduta dal “pretunnelling” per determinare un<br />

livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssezione uniforme e ridurre il rischio delle irregolarità cutanee<br />

postoperatorie. Nel corso degli anni si è prestata grande attenzione alle per<strong>di</strong>te<br />

ematiche intraoperatorie: con il metodo iniziale (lipoaspirazione “secca”) il sangue<br />

perso era me<strong>di</strong>amente compreso tra il 20% ed il 45% del volume aspirato mentre con<br />

la successiva “wet technique” la percentuale oscillava tra il 15% ed il 30%. Con la<br />

<strong>di</strong>ffusione della lipoaspirazione “tumescente” (infiltrazione preoperatoria del<br />

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