17.08.2013 Views

“SEPARAZIONE PATRIMONIALE E AUTONOMIA PRIVATA”

“SEPARAZIONE PATRIMONIALE E AUTONOMIA PRIVATA”

“SEPARAZIONE PATRIMONIALE E AUTONOMIA PRIVATA”

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

antisociali.<br />

Diverse sono le considerazioni che si possono svolgere con riferimento al decreto<br />

emesso dal giudice tavolare del Tribunale di Rovereto il 1 marzo 2007 308 con il quale è<br />

stata disposta l’intavolazione di un atto di destinazione ex art. 2645 ter c.c.<br />

dell’appartamento di proprietà di una donna divorziata al soddisfacimento dei bisogni<br />

del nucleo familiare composto dalla destinante e dai suoi due figli entrambi<br />

maggiorenni: la destinazione, secondo l'art. 1 del negozio, opererà "fintantoché i figli<br />

continueranno a far parte del nucleo familiare".<br />

Il programma concretamente adottato dalla disponente conduce a scegliere, per vagliare<br />

la meritevolezza dello stesso, come termine di paragone l'istituto del fondo<br />

patrimoniale.<br />

Tale necessità sorge, peraltro, a causa della stessa coesistenza di questo istituto<br />

tradizionale del diritto di famiglia (così come di altre ipotesi di destinazione già<br />

tipizzate) e l'art. 2645 ter c.c. L'abrogazione tacita delle ipotesi di destinazione e<br />

separazione patrimoniale già disciplinate dal Legislatore potrebbe essere sostenuta solo<br />

ove si aderisse all'orientamento che risolve il giudizio di meritevolezza con quello di<br />

liceità. Se così fosse infatti proprio nessun senso manterrebbero le già note discipline<br />

speciali che anzi si caratterizzano, come già visto, per una disciplina per molti aspetti<br />

più rigorosa.<br />

Ma, come si è visto, molte sono le ragioni che inducono a rifiutare questa ricostruzione<br />

del giudizio di meritevolezza di cui all'art. 2645 ter c.c. Gli interessi meritevoli indicati<br />

da quest'ultima disposizione dovranno, quindi, essere coordinati con gli interessi già<br />

selezionati dall'ordinamento e le modalità inderogabili con le quali esso accorda loro<br />

tutela. 309<br />

308 Tribunale di Rovereto, decreto tavolare 1 marzo 2007, g.nn. 849/2007: la decisione è inedita.<br />

309 In questo senso l'opinione, già richiamata, di P. SPADA, Articolazione del patrimonio da destinazione<br />

iscritta, in AA.VV., Negozi di destinazione: percorsi verso un'espressione sicura dell'autonomia privata,<br />

Milano, 2007, p. 127. Lo stesso interrogativo si pone per il rapporto tra il trust c.d. interno e le ipotesi<br />

tipiche di destinazione. Sul punto di veda, l'opinione, non condivisibile, di S. CLERICÒ, Il trust<br />

(autodichiarato) ed il fondo patrimoniale: due istituti sovrapponibili?, in Riv. Notariato, 2007, III, p.229,<br />

per il quale "l'ampio spazio lasciato all'autonomia privata nella regolamentazione del trust consentirebbe<br />

di superare tutte quelle perplessità e quegli ostacoli che hanno determinato una scarsa diffusione del<br />

fondo patrimoniale". Tra le disposizioni censurate di eccessiva rigidità, pena la scarsa fortuna dell'istituto,<br />

l'A. indica l'art. 171 c.c. che disciplina le cause di cessazione del fondo; a differenza del fondo<br />

126

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!