“SEPARAZIONE PATRIMONIALE E AUTONOMIA PRIVATA”
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dunque una causa assolutamente a sé stante rispetto agli schemi tradizionali sopra<br />
ricordati.<br />
2.5 Idoneità traslativa della c.d. causa di destinazione.<br />
La tesi da ultimo ricordata è stata sviluppata per la prima volta nel corso del dibattito<br />
sulla ammissibilità del trust interno; parte della dottrina, nell’esaminare la compatibilità<br />
di tale istituto con il nostro ordinamento, ha sviluppato la teoria del negozio di<br />
destinazione, individuandolo quale schema funzionalmente idoneo a determinare il<br />
trasferimento di un bene in capo ad un fiduciario. 223<br />
Il presupposto da cui muove da tale dottrina è la costruzione, da parte dell'ordinamento<br />
giuridico italiano, del "contratto di trasferimento come un contratto causale, connotato<br />
dalla rilevanza interna della causa negoziale e della sua immediata influenza sull'assetto<br />
dell'investitura nel diritto oggetto del trasferimento" 224 .<br />
In altre parole "assorbire la causa del trasferimento all'interno del contratto significa far<br />
dipendere direttamente da tale causa l'investitura nel diritto che dal contratto si produce<br />
in testa all'attributario". 225<br />
Tale principio sarebbe sfuggito - secondo l'Autore - alla tradizione dottrinale che<br />
223 Sul ruolo di reagente, sui principi consolidati del nostro ordinamento, svolto dal riconoscimento del<br />
trust ad opera della legge 364/1989 si veda G. PALERMO, Autonomia negoziale e fiducia (breve saggio<br />
sulla libertà delle forme), in AA.VV., Studi in onore di Pietro Rescigno, Milano, 1998, vol. V, p. 340 e<br />
ss. E' il caso di segnalare come di recente sia stata proposta da M. BIANCA, La fiducia attributiva, Torino,<br />
2002, una diversa ricostruzione del fenomeno fiduciario, indicato come fiducia attributiva, che vede in<br />
esso "non una fattispecie astratta, ma un istituto rimediale, un insieme di rimedi che si applicano<br />
indipendentemente dalla qualificazione della situazione giuridica soggettiva sottostante, permette di<br />
collocare il fenomeno fiduciario su di un piano distinto, sia rispetto alle problematiche proprietarie, sia<br />
rispetto a quelle relative all'opponibilità ai terzi del vincolo negoziale (p. 55)".<br />
224 U. LA PORTA, I "formanti dell'ordinamento giuridico", il diritto anglosassone e l'iperurano. (Piccola<br />
e gioiosa reazione ad un articolo di Francesco Gazzoni su trust e trascrizione), in AA.VV. Studi in onore<br />
di Piero Schlesinger, Milano, 2004, I, p. 149.<br />
225 U. LA PORTA, I "formanti dell'ordinamento giuridico", ibidem.<br />
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