You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
o commerciale. Avvenuta la coagulazione,<br />
si procede alla rottura della cagliata<br />
per mezzo dello spino, con formazione<br />
di granuli della dimensione<br />
di una nocciola le quali vanno incontro<br />
ad un processo di sosta relativo a<br />
qualche minuto. Successivamente, si<br />
procede alla raccolta manuale della<br />
cagliata, dalla quale si elimina il siero<br />
in eccesso e si pone ad acidificare.<br />
L’acidificazione non ha un tempo<br />
predefinito ma dipende dalle condizioni<br />
ambientali e climatiche del momento,<br />
questo può influenzare il sapore<br />
del prodotto. L’acidificazione generalmente<br />
avviene in un intervallo di<br />
tempo che varia dalle 4 ad un massimo<br />
di 48 ore in funzione del peso della<br />
“tuma” e delle condizioni climatiche.<br />
Quando la tuma ha raggiunto il<br />
giusto grado di acidificazione e maturazione,<br />
viene sezionata e immersa in<br />
acqua alla temperatura di circa 85°C,<br />
questo processo precede la fase di filatura.<br />
Per comprendere se la tuma ha<br />
raggiunto il momento della fase di filatura,<br />
si fanno in successione, a brevi<br />
intervalli di tempo, degli assaggi, immergendo,<br />
dei campioni, in acqua<br />
quasi bollente (85°C) per verificare se<br />
si allungano in fibre elastiche cioè se<br />
avviene la filatura. A questo punto il<br />
casaro conferisce la tipica forma allungata<br />
a doppia testa o ovoidale al<br />
caciocavallo.<br />
L’operazione caratteristica consiste<br />
nella formazione di una specie di<br />
cordone che viene plasmato fino a<br />
raggiungere la forma voluta, mentre la<br />
modellazione della forma si ottiene<br />
con movimenti energici delle mani,<br />
per cui la pasta viene compressa in<br />
modo tale da avere la superficie esterna<br />
liscia, senza sfilature né pieghe, e la<br />
parte interna senza vuoti. La chiusura<br />
della pasta si esegue immergendola<br />
per un istante nell’acqua bollente,<br />
mentre con il pollice e l’indice si completa<br />
l’operazione che dà la tipica forma<br />
al formaggio. Le forme di caciocavallo<br />
così plasmato vengono quindi<br />
immerse in un recipiente di acqua fresca<br />
per qualche minuto per poi essere<br />
passate in un altro recipiente di acqua<br />
e sale (la cosiddetta salamoia), dove<br />
vengono lasciate riposare il tempo utile<br />
affinché il formaggio assorba il sale<br />
necessario alla stagionatura. Tolta dalla<br />
salamoia, la forma di caciocavallo,<br />
legata a coppie, con legacci in giunco<br />
o rafia, viene appesa su delle pertiche<br />
ad asciugare nel classico sistema “a<br />
cavalcioni”.<br />
La durata minima del periodo di<br />
stagionatura varia da uno, tre giorni<br />
(dipende dalle condizioni climatiche)<br />
a qualche mese a seconda del gusto di<br />
stagionatura che si vuole dare. Per la<br />
stagionatura ottimale del caciocavallo<br />
sono necessari dei locali freschi e ventilati<br />
con una temperatura non superiore<br />
ai 18°C. Il caciocavallo a due teste<br />
si consuma freschissimo, entro pochi<br />
giorni dalla produzione, mentre la<br />
versione dalla forma classica ovoidale<br />
e con una sola testa, resiste a stagionature<br />
più lunghe.<br />
Il Caciocavallo di Ciminà presenta<br />
una crosta, di colore bianco avorio, di<br />
consistenza più o meno dura, rugosa<br />
e lucida; la pasta, con occhiatura scarsa,<br />
è friabile, scagliosa, di colore bianco-paglierino<br />
oppure giallo oro se stagionata<br />
a lungo; il sapore è dolce e<br />
burroso a media stagionatura, più<br />
piccante e salato a stagionatura avanzata.<br />
La produzione di questo formaggio<br />
avviene tutto l’anno, ma è da marzo<br />
a giugno, quando i pascoli sono<br />
floridi di essenze mediterranee, che si<br />
ottengono i risultati migliori.<br />
Il Caciocavallo di Ciminà è un prodotto<br />
“DeCo” istituito dal comune di<br />
ALIMENTI<br />
Ciminà nel 2008. DeCo (denominazione<br />
comunale) non è un marchio di<br />
qualità, ma la carta d’identità di un<br />
prodotto, un’attestazione che lega in<br />
maniera anagrafica un prodotto/produzione<br />
al luogo storico di origine. Il<br />
Caciocavallo di Ciminà è stato inserito<br />
dal ministero delle Politiche agricole<br />
nell’elenco dei Pat (Prodotti agroalimentari<br />
tradizionali) della Calabria,<br />
e dal 2011 è uno dei Presidi Slow Food<br />
della regione.