You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
TURISMO<br />
Alessandro D’Andrea<br />
Presidente Associazione Direttori d’Albergo<br />
E alla fine arriva il conto...<br />
Ci aspetta un autunno incerto<br />
Siamo in piena estate, tempo di vacanze; sole, mare,<br />
montagna, lago, ma stiamo già pensando all’autunno<br />
e... non sappiamo assolutamente nulla!<br />
Dopo una primavera a dir poco anomala, vuoi per il<br />
lockdown ma anche per i guanti, le mascherine, i gel, il distanziamento<br />
fisico (sbagliato definirlo sociale perché quello,<br />
purtroppo, è stato solo una conseguenza, che comunque pagheremo<br />
cara), ecco che ci approcciamo al ritorno alla “vita<br />
reale” che, questo sì lo sappiamo bene, non sarà più come<br />
prima ma indubbiamente diversa. E come sarà? Si dice che i<br />
cambiamenti in generale siano positivi, ma si dice anche “sai<br />
quel che lasci ma non sai quel che trovi”...<br />
In tanti settori si sta cercando di capire cosa<br />
succederà dopo l’estate, quando un tempo<br />
si ricominciava a lavorare. Non si riesce a fare<br />
alcuna previsione. Senza programmazione<br />
si rischiano danni ancora più gravi<br />
Durante l’emergenza non possiamo nascondere che abbiamo<br />
gestito l’emergenza sanitaria, nonostante le difficoltà,<br />
con dedizione e professionalità; abbiamo gestito la questione<br />
sicurezza, nonostante un nemico invisibile e sconosciuto, con<br />
i sacrifici che sono stati necessari per limitare la diffusione del<br />
contagio; abbiamo gestito la questione socio-economica, cercando<br />
di aiutare con i mezzi a disposizione tutti coloro che<br />
avevano bisogno. Ma non abbiamo assolutamente gestito il<br />
futuro e questa mancanza la pagheremo cara.<br />
Dobbiamo prendere atto che dopo circa sette mesi dall’esplosione<br />
dell’emergenza ancora non sappiamo come sarà,<br />
tra un mese, lo status personale, professionale, sociale ed economico<br />
di ognuno di noi. E questo è un problema grave,<br />
come quando fai un acquisto e scegli ciò che ti sembra più<br />
giusto e che ti piace di più, ma senza guardare i prezzi; ma<br />
poi quando vai alla cassa ti accorgi che è troppo caro per le tue<br />
possibilità e non puoi più tornare indietro. Ed ecco fatto il<br />
danno, ancora più grave dell’impegno e del tempo dedicati<br />
alla scelta.<br />
Nel turismo, e in particolare nel settore dell’ospitalità alberghiera,<br />
non vi è certezza di ricominciare ad operare, figuriamoci<br />
a ritmi normali. I trasporti dall’estero, soprattutto quelli intercontinentali,<br />
sono ancora parzialmente fermi; i grandi eventi<br />
sono stati cancellati o rimandati; le aziende nazionali limitano<br />
i viaggi e le trasferte e anche nelle sedi locali si tende ad operare<br />
in smartworking; le località turistiche giungeranno a fine<br />
stagione. L’unica certezza che abbiamo in questo momento è<br />
che la domanda non sarà assolutamente sufficiente a coprire<br />
l’offerta, quindi significa che qualcuno dovrà arrendersi all’impossibilità<br />
di tornare alla normalità di un tempo.<br />
No, non è pessimismo ma solo realtà; quella realtà che<br />
dovrebbe far aprire gli occhi a chi ha realmente la responsabilità<br />
sul futuro dell’economia del nostro Paese e in particolare<br />
del turismo, e che invece, ancora oggi, non si rende conto di<br />
quanto grave sia la situazione e non ha la forza né, forse, la<br />
capacità di gestire questa impasse che speriamo vivamente<br />
non ci trasporti nel baratro più profondo. Noi tecnici ed esperti<br />
siamo sempre a disposizione delle istituzioni per vagliare<br />
insieme le azioni più consone per risollevare il settore, ma è<br />
necessario che la politica comprenda che solo insieme si possono<br />
ottenere risultati concreti e che con la sola considerazione<br />
degli elettori - sempre che ve ne sia ancora qualcuno convinto<br />
- non si andrà da nessuna parte.