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Journal of Italian Translation

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<strong>Journal</strong> <strong>of</strong> <strong>Italian</strong> <strong>Translation</strong><br />

New York (Avrebbe amato chiunque)<br />

Central Park, fine autunno, alberi<br />

di seta elettrica e color sangue<br />

nel freddo azzurro del cielo che salgono<br />

si aprono<br />

poi piano che si spengono,<br />

che sta venendo, aria<br />

che si oscura.<br />

I.<br />

ombra<br />

E inizia a splendere la corona<br />

ghiacciata dei grattacieli<br />

sulla folla più cupa nelle strade.<br />

Io chiedo a Oonagh: perché tieni i capelli così,<br />

grigi a trent’anni.<br />

Ma lei ballando muove la cenere della testa<br />

e gli occhi celesti impensabili<br />

fa un cerchio magico<br />

a Manhattan, fa di sé un incendio<br />

e apre braccia, remi, ali<br />

nell’oceano delle voci della sera.<br />

Senti che grida di barche invisibili.<br />

Nella baia nera.<br />

II.<br />

Cosa succede in questa poesia?<br />

succede<br />

che ti vedo aprire<br />

il frigorifero e in quel bagliore<br />

sul viso ecco i ventagli luminosi, il tempo<br />

e ti vedo un po’ bevuta<br />

e disperata in modo fantastico<br />

lanciare dalle gallerie della casa<br />

dove dormono le tue bambine<br />

il richiamo che dirama nella nebbia:

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