Journal of Italian Translation

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Journal of Italian Translation
che in questo modo i bambini si fanno – questo
lo sanno tutti – ma alle volte succede di disfarli. Con
l’amore, vedi? (non a me: è da sola che cerchi
d’imbrogliarti),
con l’amore, non con l’indifferenza, il fastidio,
non con la voglia di mandarlo via...
Bambino, leggendo, morto di fatica
nella Svizzera francese o forse sbaglio a ricordare,
in Piemonte – nei pressi
(non all’ombra, assolutamente) di
un cespuglio
o addirittura di una pietra,
questo volevo dire: che la grande madre
per avergli nascosto l’animale (e lui, a rintracciarlo,
in giro
ventiquattr’ore su ventiquattro, in giro come un matto,
alla fine
morto di fatica o per il troppo caldo o assiderato,
alla fine
impossibilitato a distinguere)
non credeva di fare nessun male.
Quando dorme se lo chiami
muove un orecchio solo.
Succhia latte nei sogni
dalla sua mamma morta.
Morde biscotti. Adora
i fondi di caffè.
Con le zampe assapora
scialli e maglioni.
Dorme sui fogli. Usa
un libro per cuscino.
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Personcina