Journal of Italian Translation

Giose Rimanelli
Gib mir das Wegrecht
über die Kornstiege zu deinem Schlaf,
das Wegrecht
über den Schlafphad,
das Recht, dab ich Torf stechen kann
am Herzhang,
morgen.
Dàmme vije libbere
ngòpp’i scale de rèndìneje dénd’u
suónne tije,
vije libbere
p’a vijèrèlle d’u suónne,
a libbertà de tèglià u càrevóne
nu mmiézze d’a’mmèrze
demàne 3
Ricordo che qualcuno, giustamente lodando Luigi Bonaffini, lo
paragonò a “quel monaco del monastero medievale impegnato a salvare i
dialetti della nostra lingua.” 28 Ed io ricordo Bonaffini che in un suo
intervento sulla poesia e l’arte del tradurre venne fuori con una frase
memorabile, come a volte sono le autobiografie, questa: “Quando gli oggetti
sono spariti, ci rimangono le parole, e queste devono essere sufficienti per
esprimere lo spirito di ciò che si è perso.” E le parole sono il dialetto dei
nostri primi passi nella vita. Così anche commenta un nostro magnifico
dialettologo, Franco Brevini, certamente alludendo ai poeti espatriati dalla
lingua ufficiale e, come in un esilio, tornati alla mammella materna, il
dialetto.
Sia quel che sia, Bonaffini e Rimanelli sono degli espatriati
nell’America dei padri emigrati, per i quali il legame più forte con la loro
infanzia, e la terra da cui provengono - il Molise - è appunto il “parlato”
del loro primo balbettare, oggi sostanza e sostegno del loro discorso, il
dialetto appunto!
Note
1. Giose Rimanelli. Gioco d’amore amore del gioco. Poesia provenzale in
dialetto molisano e lingua. (Cosmo Iannone Editore, Isernia 2002).
2. La similitudine allegorica mi risporta al traduttore-esegeta.
3. Irlandese. Dammi via l;ibera / sulle scale di granone dentro il tuo
sonno, / via libera / per il viottolo del sonno. / La libertà di tagliare il
carbone / sul cuore del pendio, / domani.
4. Vedi anche Annalisa Buonocore. Dialettali e Neo dialettali in Inglese.
Prefazione di Cosma Siani. (Edizioni Cofine, Roma, 2003).
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