Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

252 SCUOLA FERR.4RESF.
Cjue' cupi rossi, in quel vivace colore delle nuvole
ancora e deW aria . Ciò che assai Io distingue
fra molti son certe graziosissime fìsonomìe,
che trasse m certo tempo da due sue fi-
glie; lina sua velatura leggiera che unisce gli
oggetti , ma non gli abbuja ; e il disegno agile
che confina quasi col secco , forse per opporlo
a Bastiano Filippi , ripreso talora di sagome
rozze e pesanti
.
La scuola d' Ippolito non diede , secondo il
Camillo Barufìaldi, altro allievo di merito, se non Camillo
Ricci , giovane che lo Scarsellino diceva
che lo avria superato in fama , e che se fosse
nato più tardi lo avrìa scelto per suo maestro .
Avendolo avuto scolare, lo volle compagno ne'
suoi lavori , e lo istruì nella sua maniera in
guisa , che i più periti per poco non lo scambiano
con Ippolito . Tenero e vago è il suo
stile cjuasi a par del maestro; l'impasto de co-
lori è anche più riposato ed uguale ; e ciò clie
più fa discernerlo , il pennello è men franco , e
le pieghe men naturali e più minute . La fe-
racità del suo ingegno appare più che in al-
tro luogo nella chiesa di 8. Niccolò , il cui sof-fitto
ha 84 comparti quasi tutti di man di Camillo
con istorie diverse del S. Vescovo . Bel-
la e da potersi ascrivere allo Scarsellino è la
sua S. Margherita alla cattedrale . 1 quadri minori
deon cercarsi più che altrove nella nob.
Casa Trotti, che n' è ricchissima; e ha pure il
suo ritratto grande cjuanto Ìl naturale , in figura
di un bel Genio ignudo e sedente con tavolozza
e pennelli in mano, cinto di carte musicali
all'intorno, e di arnesi di scoltura e di
architettura ; arti alle quali era dedito . Il Rarotti
fra gli allievi d'Ippolito conta anco il La-