Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

EPOCA PRIMA, 23
torno ad una Madonna Angioletti nel suo pri-
pur vaghi e in
ma mo gusto , esìli alquanto ,
movente agilissime ; e Giacomo vi figurò una
jNatività di J\. S. di un disegno più pastoso , ma
ifi fattezze rnen belle, e in mosse e in opres-^
sioni, che partecipano del soverchio. Talora
gli si anteporrebbe, come a S. Gio. di Parma;
ove ognun vorrebbe anziché il Deposto di Francesco
aver dipinto il bel quadro di Giacomo segnato
con l'anno 1619 . Ahrove , come nel S.
Giorgio a S. Francesco di Bologna , uguagliai
forse le belle opere del padre ; talché quella tavola
fu creduta di Francesco finché non vi si
è notata recentemente la soscrizione I. (cioè lacobus)
Francia i526. Egli par che tenesse fin
da principio un disegno vicino al moderno; ne
mai ho vedute ne' suoi dipinti dorature sì sfoggiate,
né braccia cosi soiiili come il vecchio
Francia usò in qualche tempo ; anzi colf andare
degli anni si fece una maniera sempre più
sciolta e più facile; e qualche sua Madonna fu
copiata più volte e incisa da Agostino Garacci .
Fu vivacissimo nelle teste ; ma comunemente
meno scelto che il padre, meno studiato, raen
bello . Ebbe un fiiilio , ' nominato Giambatista ,
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cii cui pur esiste a c). Itocco una tavola e qual- cia.
che altro saggio di un' arte ben mediocre .
Fra gli allievi esteri del Francia i bolognesi
contavano Lorenzo Gosta ; anzi ci si annoverò Lorenio
il Costa medesimo, scrivendo sotto il ritratto di °^'^^'
Gio. Bentivoglio L. Costa Franciae discipuhis .
Ben è vero che tal soscrizione ( come ho più
volte veduto) potè essere d'altra mano; o anche
s'egli ve r appose, dovette farlo più per
un ossequio verso tant' uomo , che per palesarlo
alla posterità suo maestro unico , siccome vor-