Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

18 SCUOLA ÉOLOGSESE
e le gì'u (o). Ma in lunga e varia opera è dif
fìcile non addormentarsi ; nò per altro noto io
talora le altrui oscitanze , che per avere scusa
presso que' lettori che si avvedessero delle mie
I nomi predetti possono essere di gran lume a
chi in Milano, in Pavia, in Parma , e altrove
in Italia noteranno opere di antico stil bolognese
, e lidranho , òome pure interviene , ascriverle
al Francia piuttosto che agli scolari formati
da lui a quelle patrie , e tenaci sempre del suo
andamento. Altri n'ebbe, che usando co' più
moderni pittori meritarono di appartenere a mi-
glior epoca ; e ad essa gli riserbiamo .
Pittori an- Prima di glugnervi convien percorrere alcu-
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ne città della Romagna, e notarvi ciò che fa al
caso nostro . Da Ravenna dee cominciarsi . Jil^
la conservò il disegno ne' tempi barbari meglio
che altra città d' Italia ; né altrove si veggono
o musaici si ben composti , o avorj , o marmi
sì maestrevolmente intagliati ; vestigj di una
grandezza , che potè destar gelosìa a Roma
quando la sede de' suoi Principi e de' suoi Esarchi
era in Ravenna. Decaduta anche questa
dal suo splendore , e dopo molte vicende retta
da' suoi Polentani , vide per opera loro non meno
un buon poeta nella persona di Dante , che
un buon pittore in quella, di Giotto (ò) . Que-
(a) Nelle note alla vira di Antonio Allegp .
(6) E' da notare che un secolo prim:i della venuta di
Giotto trovasi in Ravenna un Joa/mes PìBot ; eh' è una del-
le infinite notizie , che dee Ravenna ed il pubblico al eh.
Sig. Co. Marco Fantuzzt . V. i suoi Monumemi Ravennati
tie secoli di mezzo , per la maggior parte inediti T. I p. ^47 .
E nel T. // pag. 210 si riporta una perg;imena del 1246; ove
un Graziadeo Notajo ordina , che nella chiesa Pgrruense siaa
fatte imaginss magnae ^ spatiosae ad aurum , eh' è musaico
, o pittura in campo d'oro tanto usato in que' tempi .
. ,