Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

48' SCUOLA bologsf.se
mosse quostionl per non confonderlo con Francesco
dello stesso cognome . Gli emendatori
della pristina Guida lo vogliono autore di un
S. Gio. Decollato posto a S. Petronio nella cap-
pella sua gentilizia ; quadro lodevole per disegno
e più anche per colorito, condotto eom' es-
si notano su lo stile (\t\ Parmlgianino .
v>fcadc»zA Mentre i tre Genj della scuola bolognese di-
*'"'""
moravano i due primi in Arancia, il terzo in
/I.
Milano e poi nella Spagna, non si avanzò la
pittura in Bologna ; decadde anzi . Tre erano
nel i56f) i maestri di quest' arte indicatici dal
Vasari, il Fontana, il Sabbatini, il Sammachini
, eh' egli chiamò Fumaccini . Perchè n esclu-
Ekcole desse Ercole Procaccini pittore se non di gran
Procaccigenio
, almeno di gran diligenza , non saprei
dirlo . So che il Lomazzo , mentre con lui viveva
in Milano, ne lece onoratissiaia menzione,
e nel novero de' suoi allievi nominò il Sabbatini
ed il Sammacliini ancora . Di Ercole e de'
figliuoli non ripeto ciò che già scrissi nella scuola
milanese : passo agli altri , e incomincio dal
Fontana principal
denza .
cagione dell' accennata deca-
Egli con la sua lunga vita misurò tutta V epoca
di cui scriviamo , e le sopravvisse . Nato
mentre fioriva il Francia ; educato dall" Imola
che in morte lo prescelse a finire una sua tavola;
servito poi .lungamente di ajnto al Vaga
e al Vasari , continuò sempre a operare e ad
insegnare , finché i Caracci già suoi «-nscepoli lo
fecero rimanere sen?;a commissioni e senza seguaci
. Di tal fortuna egli fu fabbro a sé stesso
. Arcante del lussò ( di cui la riputazione
degli artéfici non ha peste più capitale ) non
trovò n^odo di alimentarlo se non caricandosi
di
,