Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

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la comiin voce , che Io decanta come il Caracc\
de' ferraresi
Tul equivoco è più facile a prendersi nelle
composizioni di poche figure , che nelle grand'
istorie . In quehe può fare inganno la grandio-
sità del disegno , le idee e i movinienti delle
teste virili, il taglio, l'ampiezza, il gettare e il
piegar de' panni , la scelta e la disposizione de'
colori, il tuono generale, che in varie opere
più accuratamente condotte si avvicinano molto
ove fa composizioni di
Ma allo stll bolognese .
maccliina , non troppo imita i Caracci parchi
sempre di figure , e solleciti di farle spiccare
con una disposizione tutta e propria loro : si
attiene piuttosto a' veneti , e cerca mezzi e partiti
da moltiplicare i personaggi della sua scena
. Le grandi Cene , che dipinse (
na ne abbiamo il rame del Bolzoni )
e dì alcu-
si direbbon
Cjuas' invenzioni di Paolo : così abbondano
di prospettive, di palchi, di scale; cosi è
folto ogni luogo di attori e di spettatori . Celebre
è il Convito di Erode a S. Benedetto, cjuello
delle INozze di Cana a' Certosijii , a S. Muria
in Vado , e altrove in Ferrara,; e sopra tutto la
Cena di Assuero nel refettorio de Canonici Regolari
di S. do. a Ravenna . La tela è grande
, e graivle è l' atrio che la occupa ; ma la
moltitudine che vi è ripiegata è grandissima ;
con \ itati , astanti, ministri; cori di musici e di
sonatori ne' balconi ; e in uno sfondo, per cui
si vede i! oi.irdino, altre tavole d'invitati poste
con sì beli' arte di prospettiva aerea , che 1' occhio
vi trova uno sfogo e un pascolo immenso
. Vi è poi varietà di atti, bizzarrìa di ve-
stiti, ricchezza di utensili, che par non si fini-
sca mai di osservare . Vi sono in oltre certe