Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

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;; 2 ÒCUOL.-! CESOIE SE
duomo dal Baroccio di lui maestro : ed egli
stesso per la chiesa di S. Tommaso fece il quadro
del Titolare ed un' altra tavola ; e, se io non
erro, alcune cose per privati, che ora credonsi
del Baroccio: tanto n'era buono imitatore. A'i
SAtiMBt- venner di Siena il Salimbeni ed il Sorri , e con
^''/^"sf" loro Agostino Tassi. I
mente vi si fermarono ,
due ultimi assai lunga-,
operando e insegnando
Il Ghis- ancora ; e oltre questi il Ghissoni , anch' egli
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senese di qualche merito, alliev'o in Roma dell'
Alberti , e frescante di brioso e di lieto stile .
SlMo^L Poco vi dimorò Simone Vovet; vi fece però al-
VovtT.
c^^|,-,g tavole, e quella segnatamente del Crocifisso
a S. Ambrogio ,• degna , come dice il Soprani
, di sì grande autore. Per altro il maggior
giovamento , che ritraesse allora Genova
mRuiìeks l da' forestieri , le provenne da Rubens e da Van-
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dych ; il primo de' quali lasciò in pubblico bellissime
tavole , in privato copiose istorie , e il
secondo vi lavorò un grandissimo numero di
que' suol ritratti vivi e parlanti . Vi si stabilì
Gio.RosA. Gio. Rosa fiammingo, rammentato da me in Roma
ove studiò, grande imitatore della natura in
ciò che ha di più ameno , e specialmente negli
animali , Costui morto in Genova lasciò quivi
Giacomo Glacomo Legi SUO nazionale e suo allievo ; di
Ltcì.
pyj pure rimangon quadri pregevoli di animali,
di fiori, di frutti; ma non son molti, perchè
ancor giovane uscì di vita . Ti soggiorna-
tulrsi liei Soprani Anronio Vivtani , che'vera mente tu in Genova
. Dà gran peso alla congetcura il non trovarsi menzione
in Urbino di famiglia Antoniani ; ed io aggiungo il noa
trovarsi di questo Antonio altr' opera, fuor quelle cne nomina
il Soprani e i suoi trascrittori. Or com'è possibile che chi
in Genova comparve g'à maestro nell'arte, non avesse lascia-
to o in Urbino o ne' vicini paesi pure un vestigio o im st»
gno del suo pennello^