Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

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PIEMONTE
vedesse Roma, o se non altro l'erudita scuola
del Vinci . IVe trovai nella Certosa di Pavia uu
altra tavola con S. Lgo e S. Siro, opera d' inferior
nota nelje forme , e nel colorito , benché
piena di diligenza in ogni sua parte . Che che
sia del luogo ove studiò, egli è in queste bande
il primo artefice , che
no stile; e sembra essere
si avvicini al moder-
stato considerato non
solo in Asti ed in Alba , che ne
tavole e quadri da stanza ; ma
ritiene varie
in Torino , e
nella casa istessa del Principe , della quale credo
essere un Porporato ritratto a' piedi di N.
Donna e de' SS. che la circondano, nel quadro
del duomo . Più altre pitture son persuaso eh'
egli lasciasse in Torino ; ma questa città fra
tutte le capitali d'Italia è stata forse la più bx'a-
mosa di sostituire a' quadri antichi i moderni
Contemporaneo a Macrino fu il Brea nizzardo
che io nominai nella scuola di Genova insieme
con tre pittori di Alessandria della Paglia , tutti
vivuti in c(uello Stato . Qui solo aggiungo
GiKOLA« il Borghese di JNizza della Paglia ; ove e in Bas-
OHEs^t^.''" signana son tavole con questa soscrizione : Hìe'
Tonymus Burgensis JSiciae Palearwn pinxit .
Secolo Ne' prìncipi del secolo sestodecimo o che i
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torbidi d'Italia richiamassero le cure de' Princi-
pi a oggetti più ser ,
j o che altro sia, non trovo
memorie che interessino . Intorno alla metà
ANTONrfìQ del secolo credesi che fiorisse Antonino Paren-
VI. tani, che alla Consolata dipinse dentro il capi-
tolo un Paradiso con molti Aìigeli , pittore d'
incerta patria , che siegue il i^usto romano di
quella età , e in certo modo lo impicciolisce
In questo tempo i libri della Tesorerìa genera-
le ci tengon vece d' istoria , e ci guidano alla
cognizione di altri artefici . Ne deggio \>i noti
. , .