Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

EPOe^ TERZA, 389
parava cartoni , tralignò a poco a poco in litertà
di disegno , in volgarità di teste , e più
che altro in crudezza e poco accordo di colori
; difetto non raro anche in altri , che gli sopravvissero
.
La sua memoria è venerata in patria, e me- scwix ài
ntamente . ru il primo ^ che su 1 esempio delle
grandi accademie dirigesse la torinese : che
anzi prese questa a suo tempo nel 1736 così
miglior forma, che quasi ohbliata 1' anteriore
sua nascita , perchè non estesa a tutte le arti
del disegno , si prese dal predetto anno 1' epoca
della Reale Accademia; siccome appare dalla
Orazione del Tagllazucchi , e dalle poesìe
annesse, libretto edito in Torino nel 1756; che
ha per titolo : Orazione e poesìe per Li Inslituzione
deir accademia del disegno in 8 .
mont educò non sol pittori di merito ,
11 Beau-
ma inci-
sori ancora, e arazzieri, e/splasticatori e statuarj
; dalla qual epoca la coltura della nazione è
crésciuta oltre ogni esempio de' tempi andati.
Vi ha di quegli , che furono scolari al Beaumont
in pittura, e tuttora vivono: i trapassati,
che soli han luogo nella mia storia , son parecchi
j uniformi tutti al suo gusto , sebbene disuguali
in seguirlo. Vittorio Blanserì fu credu- ViTToam
Xo fra tutti il migliore , e perciò trascelto dalla ^*^*^'^^'
corte a succedergli. Le tre tavole di lui a S.
Pelagia , e singolarmente un S. Luigi svenuto
fra le braccia di un Angiolo , son opere stima-
te in Torino ; e , se io non erro , nella distribuzione
de' chiari e degli scuri ha miglior gusto
che il maestro . Più di lui esatto disegna-
tore , ma
inferiore nella poesìa dell'inventare,
e neir arte de' colori e dell'accordo , fu Gio. Mo- gio. Mo-
linari , autore di non molti quadri da chiesa ;
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