Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle ... - Warburg Institute

.M4 SCUOLA GEKOyESE
sendo comune osservazione adottata anco dall'
Algarotti , che i buoni coloristi non furono stu-
diosi del disegno se non di rado . Il Paggi fu
che tenne in credito il disegno . Lo avea egli
custodito e migliorato tra' fiorentini , che ne furono
in Italia i maestri ; e per istruzione de'
giovani compose anco un foglio intitolato DiffinizLone
o sia dwisionc della Pittura, che pubbli^
co nel 1607 . li Soprani lo dà per un compendio
utilissimo ; ove , senza verbosità ne pompa
di parole , si epilogava la somma dell' arte
pittorica. In lode di questo foglio Giorgio Va-
sari il giuniore scrisse una lettera che ci fa rin-
crescere della sua perdita ; e saria da vedere se
in qualche librerìa , ove pur si conservano le
miscellanee de' fogli volanti , esistesse ancora .
Ciò che resta del Paggi è la scrittura da noi
j>fo/^r«(/f/ ricordata poche pagine addietro. Intanto da
^»ii&* - lui , e dalla sua scuola cominceremo noi il nuovo
secolo .
Domenico . Domeuico Fiasclla è detto il Sarzana perchè
I lASELLA.
Ìji quella città ebbe il nascimento , ove pure
pose i fondamenti del gusto ; assiduo a studiare
una stupenda tavola di Andrea del Sarto ,
ch'era ivi alla cbiesa de' Predicatori; ed ora ve
n'è bella copia. Diretto indi per alquanto tempo
dal Paggi passò in Roma , studiò in Raffaello,
e s'imbevve anco di altre maniere ch'erano
allora in credito . Spese ivi dieci anni , e
divenne considerabile professore, lodato molto
da Guido Reni , e tolto in ajuto de' lor lavori
dal Cav. d' Arpino e dal Passignano . Tornò finalmente
in Genova , e per quella città e per
altre della Italia superiore fece opere moltissime
. La più parte di esse non ebbe da lui me-
desimo 1 ultima mano j solito a non finire , o a